Mentre era impegnato nella promozione di Spellbound, Javier Bardem ha avuto l'occasione per parlare di un'altro progetto Netflix che lo ha visto protagonista di recente.
L'attore ha avuto un paio di mesi piuttosto impegnativi dopo il debutto lo scorso settembre di Monsters: la storia di Lyle ed Erik Menéndez, la serie di Ryan Murphy. In seguito al clamore suscitato dallo show, il famoso caso di cronaca nera ha ricevuto un'attenzione virale a quasi 30 anni dalla condanna dei due fratelli.
Il 24 ottobre, in una mossa inattesa, il procuratore distrettuale di Los Angeles ha raccomandato il rinvio a giudizio di Lyle ed Erik Menendez, condannati per l'omicidio dei loro genitori oltre trent'anni fa.
"Beh, penso che la reazione sia stata pazzesca", ha commentato Bardem a IndieWire. "Ci sono molte persone ogni giorno che vengono a dirmi quanto gli piace la serie e quanto ci hanno pensato e che poi hanno seguito il caso reale anche attraverso i documentari".
Erik e Lyle Menendez, secondo la star della serie Netflix, "meritano un altro processo"
"Il fatto che il caso possa essere riaperto per il modo in cui lo show è arrivato al pubblico e ha messo alcune questioni sul tavolo, la dice lunga sulla qualità della serie e sulla qualità del lavoro di ricerca che Ryan Murphy e Ian Brennan hanno svolto come artisti e anche come persone molto responsabili sapendo che avevano a che fare con materiale molto, molto delicato". ha continuato Bardem.
In Spellbound - L'incantesimo, invece, Bardem interpreta un ruolo completamente diverso rispetto a quelli incredibilmente tesi cui siamo così spesso abituati a vederlo. Ma l'attore ha confessato di amare questo cambiamento costante nel suo lavoro: "Voglio dire, mi piace cambiare. Essere in grado di le cantare canzoni di Alan Menken, voglio dire, Gesù, è pazzesco. L'ho adorato. È il mio primo film d'animazione e sono molto onorato di farne parte, perché Vicky Jenson è una regista davvero eccezionale e ciò di cui parla il film è importante". Di seguito potete visualizzare il trailer del film animato.