Durante un'intervista di Empire, James Cameron ha parlato di Avatar, rivelando che il franchise a cui sta lavorando da oltre un decennio non è molto diverso da Il Signore degli Anelli di J.R.R Tolkien per quanto concerne la mole della narrativa che giace alla base delle pellicole.
È doveroso dire che, sebbene Avatar sia diventato rapidamente il più grande film di tutti i tempi quando è stato rilasciato nel 2009, la notizia che sarebbero stati realizzati non uno, non due, ma ben quattro sequel è stata accolta con una certa sorpresa. Che tipo di storia potrebbe richiedere una narrazione così complessa e lunga da richiedere quattro film? In ogni caso, non si tratta affatto di un'impresa senza precedenti visto che, decenni fa, J.R.R Tolkien ha debuttato con Lo Hobbit per poi pubblicare i libri de Il Signore degli Anelli 17 anni dopo.
"Quello che dissi alla Fox all'epoca fu: 'Sono disposto a farlo, ma dobbiamo giocare un gioco più ampio. Non voglio fare solo un film. Voglio raccontare una storia più grande'", ha spiegato il regista. "Ho detto loro: 'Immaginate che sia come se stessimo adattando una serie di romanzi come quelli de Il Signore degli Anelli.'"
"Detto così suona fantastico vero? Si, in teoria è stato davvero fantastico, ma poi ho dovuto creare dei fottuti romanzi, di sana pianta, su cui adattare i film." Nonostante James Cameron sia tipicamente fiducioso delle sue capacità ha rivelato che quest'avventura non è stata semplice per lui: "Ho dovuto pensare a lungo a proposito di un eventuale secondo film della saga di Avatar, perché quando realizzi qualcosa che diventa un tale successo, è difficile trovare il coraggio per provare a farlo di nuovo."