John Rhys-Davies ha recentemente espresso la sua opinione in merito alla possibilità di vedere una donna nei panni di James Bond nei prossimi capitoli del franchise. Sebbene sia principalmente noto per aver interpretato Sallah nella saga di Indiana Jones e Gimli nella trilogia de Il Signore degli Anelli, l'attore britannico è anche apparso nel film del 1987 intitolato Agente 007, zona pericolo, nel ruolo del generale Leonid Pushkin, un alleato di James Bond interpretato da Timothy Dalton.
Dopo l'ultima interpretazione dell'agente segreto dell'MI6 da parte del sesto attore ad aver interpretato 007, Daniel Craig, nel film No Time to Die del 2021, si è discusso molto su chi potrebbe prendere il suo posto; per il momento, oltre al tanto discusso Idris Elba, Aaron Taylor-Johnson e Henry Cavill sembrano essere i più gettonati.
Durante un'intervista pubblicata dal The Daily Express, l'ex interprete ha commentato le recenti dicerie relative alla possibilità di vedere Jodie Comer nei panni dell'agente segreto: "Credo che Bond si adatti al clima. E penso che il clima... Non penso che siamo pronti per una James Bond donna, almeno per ora."
"Perché l'intero concetto di Bond è ancora profondamente radicato nella mascolinità. Sì, sono sicuro che ci siano agenti femminili molto forti nel mondo, ma abbiamo bisogno di un Bond. Siamo in un periodo così pericoloso in questo momento. Spero solo che MI5 e MI6 siano davvero all'altezza", ha concluso l'attore.
La produttrice del franchise, Barbara Broccoli, che ha un'enorme influenza sulla saga cinematografica, ha ripetutamente respinto la possibilità di un cambio di genere per l'agente 007. In un'intervista ha dichiarato in modo definitivo: "Non penso che una donna dovrebbe interpretare James Bond", sebbene sostenga che la saga dovrebbe rivolgere maggiore attenzione alla creazione di personaggi femminili migliori.