James Blunt attacca i produttori di Star Wars: "Misero pressione a Carrie Fisher per farle perdere peso"

Il cantante, grande amico della compianta attrice, ha usato parole molto dure nei confronti della produzione.

Carrie Fisher è la principessa Leia in L'impero colpisce ancora

James Blunt ha partecipato all'Hay Festival e ha parlato del suo recente memoir Loosely Based on a Made-Up Story, soffermandosi anche sull'amica Carrie Fisher, scomparsa improvvisamente nel 2016. Il cantante di hit come You're Beautiful ha attaccato con veemenza i produttori del franchise di Star Wars per il trattamento che avrebbero riservato all'attrice.

Blunt e Fisher si conobbero tramite amici comuni negli anni 2000 e strinsero una forte amicizia. Per un periodo, il cantante si trasferì anche nella sua casa di Los Angeles insieme a Fisher e la madre Debbie Reynolds. Proprio in quella villa, James Bluntregistrò il suo primo album, Back to Bedlam, uscito nel 2004.

Perdita di peso

La sera prima del malore improvviso dell'attrice, trovata priva di sensi su un volo da Londra a Los Angeles, James Blunt era in sua compagnia:"Era con me il giorno prima di morire, quando è venuta a casa mia. E stava davvero maltrattando il suo corpo, aveva appena ottenuto di nuovo il ruolo della Principessa Leia in un nuovo film di Star Wars. Era davvero entusiasta e positiva, ma le avevano messo molta pressione per essere magra. Ha parlato delle difficoltà che le donne incontrano nell'industria, di come agli uomini sia permesso invecchiare mentre alle donne certamente no al cinema e in tv".

Star Wars: Episodio VII - Il risveglio della Forza: un abbraccio tra Carrie Fisher e Harrison Ford nel trailer finale del film
Carrie Fisher in una toccante sequenza con Harrison Ford in Il risveglio della Forza

Carrie Fisher morì pochi giorni dopo il ricovero e i risultati degli esami tossicologici rilevarono la presenza di cocaina, eroina, MDMA e metadone nel suo organismo:"Mise davvero molta pressione su se stessa, ricominciò ad usare droghe e quando salì sull'aereo si era praticamente uccisa. Dicono sia stata una sorta di insufficienza cardiaca ma aveva preso abbastanza droghe da organizzare una grande festa".

Carrie Fisher tornò nel ruolo di Leia Organa, uno dei personaggi principali della saga madre di Star Wars tra gli anni '70 e gli anni '80, nella trilogia sequel, Il risveglio della Forza (2015), Gli Ultimi Jedi (2017) e L'ascesa di Skywalker (2019), gli ultimi due usciti al cinema postumi.