"Perché ambientare ai giorni nostri una storia che pesca la sua idea nella Commedia dell'Arte, apparentemente lontana dai temi e dai problemi che l'attualità oggi ci sottopone? Perché ci sono storie che sono portatrici di elementi distintivi, di una particolare magia che le rende uniche e universali." Così i produttori Nicola Salvi e Elisabetta Sola presentano il film Io, Arlecchino, che rappresenta anche la prima volta dietro la macchina da presa di Giorgio Pasotti insieme a Matteo Bini. Al centro di questa storia diretta a quattro mani è il rapporto umano e artistico tra Paolo, noto conduttore televisivo, e il padre Giovanni, ex attore teatrale e Arlecchino. Quando questo si ammala gravemente, coatringendo il figlio a tornare nel paese di origine, la Commedia dell'Arte e la sua rappresentazione diventano le basi per un personale scambio d'amore tra i due, attraverso il quale Paolo comprendere la personalità del padre, ricuce un rapporto con le sue origini, ridefinisce la sua identità e riscopre il tesoro artistico rappresentato dal personaggio di Arlecchino.
A vestire questa maschera tragica e magica allo stesso tempo è Roberto Herlitzka che, nella clip esclusiva proposta in attesa di vedere il film in sala l'11 giugno, si produce nel famoso "lazzo della mosca". Ad affiancarlo sul set è lo stesso Giorgo Pasotti insieme a Gianni Ferreri e Lunetta Savino. Il film verrà distribuito da Microcinema.