Alcuni ex-dipendenti della Pixar hanno denunciato le condizioni di lavoro davvero "orrende" durante lo sviluppo di Inside Out 2, definendole "la più grande crisi nella storia dello studio".
Dopo diverse delusioni al botteghino, l'ultimo film Pixar, sequel di Inside Out del 2015, è uscito nelle sale all'inizio dell'estate ed è diventato non solo il film di maggior incasso dello studio, ma anche il film d'animazione di maggior successo di tutti i tempi con 1,6 miliardi di dollari. Tuttavia, nonostante questo traguardo record, nei mesi successivi la Pixar ha licenziato 175 dipendenti, ovvero il 14% della sua forza lavoro.
Ora, in un nuovo report pubblicato da IGN, dieci ex-dipendenti Pixar hanno parlato a condizione di mantenere l'anonimato e hanno affermato che le condizioni di lavoro per Inside Out 2 sono state "orrende", descrivendo quello che uno di loro definisce "la più grande manovra di licenziamento nella storia dello studio".
Le fonti hanno affermato che gli animatori hanno lavorato sette giorni su sette per mesi, cosa che ha avuto conseguenze sul loro stato fisico e mentale: "Credo che per un mese o due gli animatori lavorassero sette giorni su sette. Una quantità ridicola di lavoratori della produzione, persone che venivano buttate in lavori che non avevano mai fatto prima... È stato orribile. Azzarderei che almeno il 95% delle persone che sono state licenziate sono finanziariamente fottute in questo momento".
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Insistendo sulle pessime condizioni di lavoro degli animatori, un ex-dipendente ha posto l'accento sul disastro economico causato ai lavoratori dopo il licenziamento: "La cultura interna della Pixar in questo momento è davvero dura. C'è una quantità incredibile di persone che dicono: 'Non ce la faccio più'. È stato un lavoro frettoloso, condizionato da una leadership paranoica e messaggi contrastanti. Si lavora 24 ore su 24, 7 giorni su 7. E così, dopo un po', il tuo corpo inizia a cedere. Il giorno del licenziamento è stato come un funerale. Nell'atrio c'era gente in lacrime. Ci sono immagini di quel giorno che mi rimarranno impresse per molto tempo".
A causa della pandemia COVID-19, i tre film Pixar, Soul: quando un'anima si perde, Luca e Red, sono stati distribuiti direttamente su Disney+ e, dopo la riapertura nelle sale nel 2022, Lightyear è stato un flop al botteghino ed Elemental ha avuto un debutto deludente a livello nazionale. A sua volta, Inside Out 2 è stato visto come il film che avrebbe potuto salvare la Pixar, con fonti che lo hanno definito "un'emergenza per lo studio" e "una situazione di vita o di morte". Ciò ha comportato un'immensa pressione sui dipendenti dello studio, che hanno lavorato per ore e ore per ottenere un successo.
Mentre la Disney ha rifiutato di commentare la notizia riportata da IGN, un dirigente della Pixar ha contestato le affermazioni degli ex-dipendenti, sostenendo che i tempi stretti per Inside Out 2 sono stati simili a quelli sperimentati per molti altri film dello studio. Oltre ai tempi stretti, i successivi licenziamenti alla Pixar hanno causato un forte stress emotivo e difficoltà finanziarie agli ex-dipendenti. Molti di coloro che hanno lavorato a Inside Out 2 e che sono stati licenziati non hanno potuto beneficiare di un bonus per il successo record al botteghino. Queste dichiarazioni, in realtà, trovano riscontro in molte altre situazioni simili in tutta l'industria, come ad esempio alla Marvel, dove le denunce erano arrivate dai tecnici dei VFX.