Si contano sulle dita di una mano le nuove uscite di questo primo week-end di febbraio, ma si tratta di pellicole particolarmente attese, anche se tutte molto diverse tra loro. Iniziamo con Cloverfield, diretto da Matt Reeves e prodotto da J.J. Abrams, autore e produttore di Lost: la storia del film inizia a New York, durante il party di saluto organizzato da Rob, che parte per il Giappone. Durante la serata, il ragazzo intende rivelare agli amici invitati cosa pensa realmente di loro, ma accade qualcosa di inaspettato: la televisione annuncia che è in corso un violento terremoto e tutti si precipitano sul tetto per valutare i danni del sisma. Una palla di fuoco esplode in lontananza e poi salta la corrente. In preda al panico, i ragazzi si riversano in strada e scoprono che la città è stata devastata da qualcosa di mostruoso. Tra gli interpreti della pellicola, Lizzy Caplan, Jessica Lucas, Blake Lively e Mike Vogel.
Atmosfere più distese in P.S. I Love You - Non è mai troppo tardi per dirlo, diretto da Richard LaGravenese: è la storia di Holly, che a soli 29 anni resta vedova e non riesce a rassegnarsi alla perdita dell'amatissimo marito, l'irlandese Gerry. Scoprirà che lui ha fatto in modo di lasciarle dei messaggi, che l'aiuteranno a superare il dolore ed a continuare a vivere. Tra i protagonisti di questa commedia romantica, Hilary Swank, Gerard Butler, Lisa Kudrow, Gina Gershon, James Marsters, Jeffrey Dean Morgan e Kathy Bates.
In uscita da domani anche Sogni e Delitti, ultimo lavoro di Woody Allen: il regista di Manhattan stavolta racconta la storia di due fratelli, Ian e Terry, e della loro relazione con una giovane donna, Angela, arrivata in città in cerca di fortuna. Le cose si complicano quando uno dei due uomini s'innamora di lei: la ragazza userà il suo potere sul sesso opposto per condurre i due fratelli sulla strada del crimine e verso una pericolosa rivalità. Il film è interpretato da Ewan McGregor, Colin Farrell e Tom Wilkinson.
Infine segnaliamo l'uscita di Parole sante, il documentario di Ascanio Celestini, che l'autore definisce così: "Cinecittà è un pezzo di Roma a ridosso del Grande Raccordo Anulare. Accanto a uno dei primi centri commerciali della capitale quattromila lavoratori precari attraversano ventiquattro ore al giorno il portone di un'anonima palazzina, una fabbrica di occupazione a tempo determinato che sembra un condominio qualunque. Tra loro alcuni operatori telefonici hanno organizzato scioperi, manifestazioni, scritto un giornale e presentato un esposto all'Ufficio Provinciale del Lavoro. Si sono autorganizzati, hanno rischiato e sono stati licenziati. Qualcuno poteva salvarsi e accettare un lavoro pagato 550 euro al mese, ma "noi non siamo mica il Titanic -mi dicono- non affonderemo cantando". Parole sante! Rispondo io."
Vi segnaliano anche lo spazio 'Weekend al cinema' degli amici di Multiplayer.it:
<https://tv.multiplayer.it/1792/weekend-al-cinema-010208>