Il Signore degli Anelli è al centro delle critiche di George R.R. Martin che sostiene J.R.R. Tolkien abbia lasciato troppi 'buchi' nella trama della sua opera.
L'autore della saga Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, da cui è tratta la serie cult Il trono di spade, ha infatti commentato la notizia della produzione di uno show legato a Il Signore degli Anelli, progetto in fase di sviluppo grazie ad Amazon Studios, non risparmiando un commento negativo: "Si tratta di uno dei libri più grandiosi del ventesimo secolo, ma non vuol dire che sia perfetto. Continuo a voler discutere con il Professor Tolkien nel corso degli anni su certi aspetti. Ha realizzato ciò che voleva fare in modo davvero brillante... ma penso alla fine in cui si dice che Aragorn è il re e dice 'E Aragorn ha governato con saggezza e bene per 100 anni'".
George R.R. Martin ha quindi sottolineato: "Scrivere quella frase è facile, ma voglio sapere che cosa ha fatto per le tasse, e per la carestia quando ha colpito le sue terre? E cosa ha fatto con tutti quegli Orchi?".
La presenza delle creature, secondo lo scrittore, è un elemento rimasto in sospeso nella storia: "Non sono stati tutti uccisi, sono fuggiti nelle montagne. Aragorn ha dato il via a un sistematico genocidio degli Orchi? Ha inviato i suoi cavalieri su per le colline a ucciderli tutti? Anche i piccoli Orchi? O c'è stata una specie di riabilitazione, si è insegnato agli Orchi a essere dei bravi cittadini. E se gli Orchi erano il risultato degli Elfi... gli Orchi e gli Elfi possono sposarsi tra loro?".
I commenti dello scrittore non sono stati accolti con particolare entusiasmo dai fan della saga creata da J.R.R. Tolkien, la cui vita è al centro di un biopic in uscita oggi nelle sale di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Tolkien.