Disney sembra aver approvato lo sviluppo dei prossimi capitoli di una trilogia di film iniziata con Il Regno del Pianeta delle Scimmie, diretto da Wes Ball.
La notizia non dovrebbe sorprendere i fan della saga considerando che gli incassi del nuovo capitolo della storia hanno superato quota 400 milioni di dollari, a fronte di una spesa di soli 160 milioni.
I possibili sequel
Il sito di The Hollywood Reporter sostiene che Il Regno del Pianeta delle Scimmie fosse stato considerato un 'test' per capire se continuare l'investimento nel franchise.
Disney sembra sia stata particolarmente soddisfatta dei risultati ottenuti con il film di Wes Ball e anche con Alien: Romulus, decidendo quindi di proseguire con i progetti legati ai due franchise che erano stati 'ereditati' dopo la fusione con 20th Century Fox.
Ball aveva già anticipato la sua intenzione di proseguire la storia ambientata 300 anni dopo la trilogia con star Andy Serkis, e Freya Allan, protagonista nel ruolo di Mae, aveva fatto intendere al San Diego Comic-Con che presto potrebbe arrivare un annuncio ufficiale.
Il Regno del Pianeta delle Scimmie, la spiegazione del finale: come si colloca il film nella saga?
Cosa potrebbe accadere nei sequel?
La storia, per ora, si è conclusa con Noa (Owen Teague) e il resto del suo clan che ricostruiscono la loro comunità, mentre Mae porta a uno dei gruppo di esseri umani rimasti la chiave necessaria a riattivare i satelliti e contattare quindi altri esseri umani situati in altre parti del mondo.
Teague, inoltre, aveva suggerito che Noa potrebbe in futuro convincersi che sia necessario allontanarsi dagli esseri umani, riavvicinandosi all'area mostrata nel primo film. L'attore ha proseguito: "Non so se accadrà, ma penso che i legami con Raka e Proximus siano come delle filosofie in contrasto su come dobbiamo trattare gli esseri umani e chi è diverso da noi, e su cosa fare con la conoscenza. Penso ci sia un'opportunità realmente interessante per modificare le idee di Noa nel corso dei prossimi film. Ma non ho realmente idea di quello che accadrà".