Esiste veramente Zamunda, la ricca nazione africana da cui proviene il protagonista de Il principe cerca moglie? Ovviamente no, ma il nome non è interamente farina del sacco degli autori del film: proviene da un monologo del celebre comico afroamericano Richard Pryor, uno degli idoli di Eddie Murphy, in cui si parlava di una tribù africana fittizia.
Un omaggio carino a uno dei grandi della comicità statunitense, e anche oggetto di una delle gag più simpatiche nel trailer dell'atteso sequel, in arrivo a marzo su Amazon Prime Video: quando si cerca di paragonare Zamunda a Wakanda, il principe risponde "No, Wakanda è inventato." Quanto alla location fisica, i giardini reali erano una villa californiana.
Questo è uno dei tanti simpatici retroscena de Il principe cerca moglie, film di successo del 1988 che in realtà ebbe una lavorazione abbastanza travagliata, a causa del cattivo rapporto sul set tra Eddie Murphy e il regista John Landis: l'attore aveva infatti previsto di dirigere il film da solo, ma decise di assumere Landis per fargli un favore, dato che il cineasta era reduce da tre flop consecutivi e da un processo per omicidio colposo (fu assolto). Solo che, a detta di Murphy, Landis continuò a trattarlo come se fosse un nuovo arrivato, esattamente come ai tempi di Una poltrona per due, girato quando l'attore era ancora alle prime armi al cinema e sprovvisto del potere contrattuale di cui ha goduto in seguito. Per questo motivo Murphy giurò di non lavorare mai più con Landis, salvo poi ripensarci in occasione di Beverly Hills Cop III - Un piedipiatti a Beverly Hills III.
Il principe cerca moglie fu anche oggetto di una battaglia giudiziaria, poiché la Paramount aveva tratto ispirazione da un soggetto preesistente senza coinvolgere né menzionare nei credits l'autore originale, e fu costretta a pagargli le royalties arretrate. Landis e Murphy sostengono ancora oggi che l'idea per il film fosse solo ed esclusivamente dell'attore.