Jesse Plemons ha confessato di essere stato spaventato dal Metodo che il collega Benedict Cumberbatch ha applicato con rigore per creare il personaggio del rude cowboy Phil Burbank ne Il potere del cane.
Benedict Cumberbatch e Jesse Plemons hanno ottenuto recensioni entusiastiche per le loro interpretazioni ne Il potere del cane, western diretto da Jane Campion per Netflix che sta mietendo successi nella stagione dei premi e guarda ora agli Oscar.
Cumberbatch, in particolare, ha colpito pubblico e critica per la preparazione che ha portato alla sua interpretazione del brutale proprietario di ranch Phil Burbank. È rimasto nel personaggio per tutti i tre mesi di riprese in Nuova Zelanda, fumando così tante sigarette da procurarsi un avvelenamento da nicotina. Ha imparato a suonare il banjo, ha passato del tempo a castrare i tori e si è sottoposto all'analisi dei sogni per approfondire la comprensione della psiche complessa del suo personaggio.
Il potere del cane, Benedict Cumberbatch: "Sul set non mi sono lavato per sei giorni"
In una nuova intervista a Variety, Jesse Plemons ha ammesso di essere stato colto alla sprovvista dall'intensità del collega, in particolare durante un incidente in cui Cumberbatch ha fatto un commento sul suo peso che "mi ha fatto incazzare. C'è stata una volta in cui mi ha proprio colpito sul vivo. Ha detto, 'Ehi, ragazzone.' Non era 'grasso', ma poche persone nella cvita si sono permesse di chiamarmi ragazzone. Mi sono detto, 'Maledizione. Che cazzo.'"
Il metodo estremo di recitazione ha dato i suoi frutti visto l'apprezzamento ricevuto da Benedict Cumberbatch per la sua interpretazione. Plemons si annovera tra i fan della performance di Cumberbatch e non nutre rancore per l'incidente. Ha detto che il suo co-protagonista in seguito ha cercato di scusarsi per l'incidente:
"Mi ha ripetuto, 'Mi dispiace così tanto'. Ma io ho risposto 'No, non preoccuparti. È stato fantastico.'"