Il film di Pupi Avati, dopo il passaggio a Cannes divide la stampa francese. Il cuore altrove non è piaciuto a Le Monde che lo trova "accademico e filmato come alla televisione. Le Figaro, invece, considera il film di Avati come un "elogio al candore", sostenendo che nel film tutto è singolare ma al tempo stesso naturale ed improbabile.
Per L'Humanitè, invece, il film e solidamente costruito secondi i dettami della commedia di costume degli anni settanta. Per il giornale francese il film descrive un'Italia di prima della marcia su Roma, del post fascismo passando per il compromesso storico, il periodo delle BR fino ad arrivare a Berlusconi, che il giornale considera l'errore di tutti gli errori.Il film invece è stato completamente ignorato dal quotidiano Liberation.
Il cuore altrove comunque, ha raccolto i frutti di questa partecipazione a Cannes, Rai Trade che distribuisce il fil all'estero , ha già siglato ben dodici contratti, tra gli altri il film sarà proiettato anche in prortogallo, Messico, Cina, Russia ed Hong Kong.