Il commissario Montalbano torna stasera su Rai1 alle 21:25, con Un diario del '43. Si tratta della seconda delle puntate arrivate in TV nel 2019, ispirata ai due racconti di Andrea Camilleri - Un diario del '43 e Being Here - pubblicati nella raccolta Un mese con Montalbano, datata 1998.
Un diario del '43 (visibile in contemporanea anche in streaming su RaiPlay) è anche l'ultimo episodio diretto interamente da Alberto Sironi, regista storico della serie tv, scomparso nell'estate del 2019.
Tre storie arrivano a Salvo Montalbano dal passato: la scoperta, dopo la demolizione di un vecchio silos, di un diario scritto nell'estate del 1943 da un ragazzo che allora aveva quindici anni, un certo Carlo Colussi. Il ragazzo, intriso di ideologia fascista, confessa di aver compiuto un atto terribile all'indomani dell'8 settembre 1943, una strage. Il giorno stesso della scoperta del diario si presenta da Montalbano un novantenne dall'aria arzilla, un certo John Zuck. L'uomo, vigatese di nascita, durante la guerra fu fatto prigioniero dagli americani. Complice anche la morte di entrambi i genitori in un incidente stradale, decise di restare negli USA e di farsi lì una vita. Tornato a Vigata ha scoperto il suo nome inserito erroneamente sulla lapide dei caduti in guerra. Chiede a Montalbano se può aiutarlo a far cancellare il suo nome dal monumento. Zuck fa molta simpatia a Montalbano, che prende a cuore la sua pirandelliana vicenda. Il giorno dopo l'incontro con Zuck un altro novantenne, Angelino Todaro, uno dei più ricchi imprenditori della città, viene trovato morto. Qualcuno l'ha ucciso. Tra le luminarie della festa di San Calorio, Montalbano capirà che le tre storie sono collegate fra loro. Ma in modo del tutto sorprendente. E tragico.
Nel cast ritroveremo i volti familiari di Luca Zingaretti, Cesare Bocci, Peppino Mazzotta, Angelo Russo e Sonia Bergamasco, che vedranno al loro fianco Dominic Chianese (famoso per i suoi ruoli ne I Soprano, dove era lo zio Junior, e Boardwalk Empire - L'impero del crimine) nei panni di John Zuck, Selene Caramazza e Marco Basile.