Giuseppe Tornatore ha parlato della sua serie tv vintage, Il Camorrista, che rielabora il suo film su Raffaele Cutolo del 1986 alla Festa del Cinema di Roma. Interpretato da Ben Gazzara nei panni di uno dei più feroci boss della camorra, il film verrà rielaborato adesso in forma di serie tv. Secondo Tornatore, i temi delicati toccati dalla pellicola ne hanno causato la scomparsa, dopo un rapido passaggio nei cinema, per 37 anni.
Il camorrista è nato dalla sinergia tra la gloriosa Titanus e Reteitalia di Silvio Berlusconi. Per realizzare il progetto, primo lungometraggio di Tornatore, Titanus impose un pacchetto che comprendeva il film e una serie tv. La pellicola risciò di non arrivare mai per via della pressione degli avvocati di Raffaele Cutolo - che muoveva le fila della malavita dal carcere - che denunciarono entrambe le compagnie. Anche se il nome di Cutolo, nel film, non viene mai fatto, Il Camorrista è basato chiaramente sulla sua storia.
Alla fine la pellicola uscì nelle sale per un breve periodo, mentre la serie è rimasta nel cassetto fino a oggi. Adesso, dopo un meticoloso intervento di restauro curato da Tornatore, gli episodi 1 e 4 de Il Camorrista vengono presentati oggi alla Festa del Cinema di Roma, dove il regista terrà anche una masterclass.
"Il destino del mio primo film, 'Il Camorrista', è strano", ha dichiarato Tornatore a Variety. "Per realizzarlo il produttore Goffredo Lombardo, che dirigeva la Titanus, mi propose di realizzarne anche una versione iserializzata per la televisione. Ha fatto una scommessa che precorreva i tempi, visto che nel 1985 la febbre delle serie tv era ancora lontana. Ma grazie alla lungimiranza di Lombardo abbiamo ottenuto il budget per realizzare questo progetto. Purtroppo il film non ha avuto vita facile a causa delle questioni scottanti che trattava ed è scomparso dalla circolazione poche settimane dopo l'uscita nelle sale. Sconfortati, i distributori non hanno mai mandato in onda la serie tv, e i cinque episodi sono andati perduti nei loro magazzini".
Ci sono voluti quasi 40 anni prima che gli episodi riemergessero e che Guido Lombardo, figlio di Goffredo, affidasse a Tornatore il compito di restaurarli. Questo processo ha comportato una nuova scansione 4K dell'originale, un'innovativa correzione del colore, un remake del suono mono riconvertito a 5.1 e il ridimensionamento al formato 16:9 dall'originale 1:33. Il montaggio è rimasto intatto, ma con alcuni tagli apportati da Tornatore per ridurre la durata di ogni episodio a circa 55 minuti.
"Tornare a lavorare a un progetto che avevo realizzato quando ero giovane è stata una vera emozione, perché ho ritrovato in esso tutto l'impegno e l'entusiasmo che mi hanno fatto abbracciare la professione del cinema", ha confessato il regista premio Oscar.