Orson Welles sconsigliò a Sergio Leone di girare Il buono, il brutto, il cattivo: se il regista avesse voluto sfondare sul mercato Usa, secondo Welles, un film incentrato sulla guerra civile sarebbe stato uno dei peggiori in assoluto visto che raramente questa tematica veniva premiata al botteghino dal pubblico americano.
Leone fu inamovibile e dichiarò: "Sappiamo sempre tutto dei comportamenti infami dei perdenti, mai di quelli dei vincitori. Così decisi di mostrare lo sterminio in un campo nordista. Agli americani questo non piacque... La guerra civile americana è un soggetto quasi tabù, perché la sua realtà è folle e incredibile."
"Ma la vera storia degli Stati Uniti è stata costruita su una violenza che né il cinema né la letteratura avevano mai mostrato come si deve. Personalmente tendo sempre a contrastare la versione ufficiale degli eventi." Concluse il leggendario regista Italiano.
Anni dopo, in un'altra intervista, a proposito della genesi de Il buono, il brutto, il cattivo Leone disse: "Da sempre pensavo che il buono, il cattivo e il violento non esistessero in senso assoluto e totalizzante. Incisa nella memoria avevo una vecchia canzone romana, una canzone che mi sembrava piena di buon senso comune: È morto un cardinale che ha fatto bene e male. Il mal l'ha fatto bene e il ben l'ha fatto male. In sostanza era questa la morale che mi interessava mettere nel film"