La scena con i serpenti ne I predatori dell'arca perduta fece ricorso a vari stratagemmi per aggirare ostacoli sul set. A proposito di come fu realizzata quella sequenza, il retroscena più notevole riguarda il momento in cui i rettili circondano Marion: Karen Allen e la sua controfigura non vollero girare la scena, e a quel punto Steven Spielberg affidò la parte delle gambe di Marion a Steven Edge, che si occupava dei serpenti sul set. Edge accettò, depilandosi le gambe e indossando un vestito per il ciak in questione.
Harrison Ford invece non ebbe problemi, e ha più volte affermato che, a differenza di Indiana Jones, egli non teme i serpenti. D'altro canto, se la vide brutta l'assistente alla regia David Tomblin: uno dei pitoni gli morse la mano e fu necessario l'intervento di un altro membro della troupe prima si staccasse. Quello era tra i pochi veri serpenti presenti sul set: per minimizzare i rischi, molti dei 7.000 rettili usati per la sequenza - al posto di animali meccanici che a detta degli autori erano poco realistici - erano in realtà lucertole prive di zampe. Delle vere serpi, solo i cobra erano velenosi.
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Come molti elementi de I predatori dell'arca perduta, la sequenza fu girata senza particolari trucchi o simulazioni, così come il celebre momento in cui Indiana Jones è inseguito dal macigno: Harrison Ford girò veramente la corsa, cinque volte da due angolazioni diverse.
Ironia della sorte, a parte una ferita a una gamba che però non provocò interruzioni sul set, l'attore fu colpito solo da un problema esterno: la scena con lo spadaccino fu riscritta su richiesta di Ford, che era affetto da un'intossicazione alimentare e fisicamente non in grado di girare il lungo duello immaginato in sede di sceneggiatura. Quello che vediamo sullo schermo è il risultato del suo celebre commento "Perché non posso sparargli e basta?".