Il maggio scorso l'ex leader degli Oasis Liam Gallagher aveva annunciato che la sua compagnia, la In 1 Productions, stava sviluppando un film dedicato alla storia della corporation fondata dai Beatles, la Apple Corps. Il film, basato sul libro di Richard DiLello The Longest Cocktail Party, ha finalmente trovato il suo regista. Sarà Michael Winterbottom a occuparsi della pellicola che verrà firmata dall'arguto scrittore inglese Jesse Armstrong, autore di In the Loop e Four Lions.
La storia, ambientata nel 1968-1969, vede protagonista lo stesso DiLello, appassionato studente finito alla Apple Corps in cui operava il capoufficio stampa Derek Taylor. Liam Gallagher e la produzione vorrebbero Johnny Depp nel ruolo di Taylor o in quello di qualsiasi altro personaggio, ma sarà difficile trovare una finestra libera, visti i numerosi impegni della star che si divide tra vari set. Inoltre, anche se è molto giovanile, Depp non ha più l'età giusta per ricoprire il ruolo di protagonista che all'epoca era poco più che trentenne. Al riguardo il produttore Andrew Eaton ha dichiarato: "L'ingaggio di Johnny sarebbe qualcosa di incredibile, ma il problema principale riguarda l'età del protagonista Derek Taylor, che all'epoca dei fatti era un trentenne di Liverpool mentre Johnny ha 48 anni ed è americano. Ci sono altri ruoli che può ricoprire, ma sul fatto di affidargli il ruolo di Derek... Non saprei". Vero è che la produzione potrebbe prendere il via tra un bel po' di tempo, visto che al momento sono in corso le trattative con la Apple Corps, notoriamente un osso duro, per utilizzare le musiche originali della band di Liverpool.
The Longest Cocktail Party si apre nel 1968 nell'ufficio al numero 3 di Savile Row a Londra. Il centro dell'universo. E' qui che i The Beatles fondano la Apple Corps, una corporation descritta al party di lancio ufficiale come un tentativo di dar vita al "Comunismo Occidentale". In questa incredibile impresa finirà il ventitreenne Richard DiLello, studente americano assunto dal capo ufficio stampa della Apple Derek Taylor. Il suo compito ufficiale è quello di House Hippie e per due incredibili anni sarà testimone e parteciperà a una serie di straordinari eventi di casa alla Apple che lo faranno lavorare a contatto con un variopinto ed eccentrico staff di bizzarri personaggi. Oltre a collaborare con i Beatles, che provavano nel seminterrato dello stabile in cui si trovava l'ufficio, la Apple ebbe sotto contratto altri straordinari artisti come Badfinger, Mary Hopkin e James Taylor. L'ultima esibizione live dei Beatles si tenne sul tetto dello stabile il 30 gennaio 1969. Le immagini vennero immortalate nella parte finale del documentario Let It Be.