Essere donna a Westeros non è mai stato facile a giudicare dalle vicende narrate ne Il trono di spade e dalle anticipazioni fornite finora sul prequel House of the Dragon, in arrivo il 22 agosto su Sky. Per lo scrittore George R.R. Martin, però, le sue opere non sono più misogine della vita vera.
George R.R. Martin, autore dei romanzi alla base serie de Il trono di spade e dell'imminente House of the Dragon, ha affrontato il tema della rappresentazione femminile nel suo universo, controbattendo alle critiche sull'eccesso di misoginia contenuto nella sua opera durante il San Diego Comic Con 2022 (via Entertainment Weekly). La serie prequel House of the Dragon, proprio come Il trono di spade, si basa sulla successione familiare e sulla battaglia per regnare su Westeros, con un'erede femminile trascurata.
All'autore è stato chiesto perché i governanti di Westeros sembrano intenzionati a non avere una regina in cima sul Trono di Spade, e Martin ha risposto che la serie è radicata nei fatti storici.
"Prendo ispirazione dalla storia, quindi prendo elementi dalla storia e li amplifico", ha spiegato lo scrittore. "Il Trono di Spade è, come molte persone hanno osservato, basato molto vagamente sulla Guerra delle due rose. House of the Dragon si basa su un periodo precedente della storia chiamato Anarchia. Non ritengo che Westeros sia più anti-donna o più misogino della vita reale e di ciò che chiamiamo storia".
Jason Momoa si scusa per il commento scherzoso sugli stupri ne Il trono di spade
Parlando delle differenze tra Il trono di spade e il prequel House of Dragon, il regista e co-creatore Miguel Sapochnik ha spiegato all'Hollywood Reporter che la nuova serie conterrà meno scene di sesso consensuale, ma stupri e aggressioni a sfondo sessuale saranno presenti in gran numero. Secondo Sapochnik, l'approccio si baserà sull'"attenzione e ponderatezza" necessaria quando si portano sullo schermo le storie di violenza sessuale. il tutto tenendo conto delle critiche rivolte in più occasioni alla serie madre Il Trono di Spade proprio per il trattamento riservato ai personaggi femminili.