Hellboy: cosa succede nelle scene dopo i titoli di coda del film di Neil Marshall che porta nuovamente sullo schermo la celebre creatura fumettistica di Mike Mignola? Ebbene sì, anche il nuovo, eccessivo lungometraggio dedicato all'antieroe demoniaco (interpretato da David Harbour e non più da Ron Perlman come una decina d'anni fa) segue la tradizione delle sequenze aggiuntive dopo i credits finali, con due momenti costruiti su misura per i fan del personaggio e delle avventure paranormali del BPRD: una sequenza più leggera, puramente umoristica, e un indizio su dove andrà a parare un eventuale sequel, incassi permettendo. Ecco cosa accade dopo i titoli di coda, con la consueta avvertenza: lettura sconsigliata a chi vuole evitare spoiler!
Nella scena mid-credits del film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di Hellboy - vediamo il protagonista, ubriaco, sulla tomba del padre adottivo, Trevor Bruttenholm (Ian McShane). Qui si imbatte nel fantasma di Lobster Johnson (Thomas Haden Church), il quale lo incoraggia a tornare a lottare per le forze del bene, mentre il vigilante demoniaco non fa che ribadire quanto ammiri Lobster.
La scena post-credits invece pone le basi per un possibile sequel, con Baba Yaga, storica avversaria del BPRD nei fumetti, come antagonista principale: la vediamo infatti stringere un accordo con un misterioso interlocutore, non mostrato, a cui chiede di portarle uno degli occhi di Hellboy dopo averlo ucciso. Per certi versi anche l'epilogo del film vero e proprio assolve la funzione di una sequenza post-credits, alludendo, per il futuro, all'ingresso nel team di Abe Sapien, assente in questo primo episodio della nuova incarnazione dopo aver avuto un ruolo importante nel dittico di Guillermo del Toro. Il futuro sarà tutto in funzione degli incassi, a favore dei quali gioca il budget ridotto del nuovo film: "solo" 50 milioni di dollari, contro i 66 milioni del lungometraggio del 2004 e gli 85 milioni del seguito uscito nel 2008.