Premium Cinema rende omaggio al grande Hayao Miyazaki, cineasta giapponese visionario e assai apprezzato, oltre che l'esponente dell'animazione nipponica più famoso del mondo già insignito del premio Oscar. Un viaggio altresì nell'universo dello Studio Ghibli, prestigioso centro giapponese di produzioni animate famose in tutti e cinque i continenti, di cui Miyazaki è bandiera.
Tra i film in cartellone, si parte mercoledì 18 novembre con La città incantata (2001), il film che è valso l'Oscar a Miyazaki. Il film, liberamente ispirato al romanzo fantastico Il meraviglioso paese oltre la nebbia della scrittrice Kashiwaba Sachiko, narra le avventure di Chihiro, una bambina di dieci anni che si introduce senza rendersene conto, insieme ai genitori, in una città incantata abitata da spiriti. Qui i genitori della bambina vengono trasformati in maiali dalla potente maga Yubaba e la piccola protagonista decide di rimanere nel regno fatato per tentare di liberarli. Il film presenta l'altissima qualità tecnica consueta dello Studio Ghibli ed è considerato il capolavoro del cineasta giapponese Miyazaki. E' diventato il più grande film di successo della storia del Giappone, guadagnando circa 330 milioni di dollari in tutto il mondo. Superò Titanic (allora in cima alle classifiche di vendita) ai box-office giapponesi e fu il lungometraggio che più ha guadagnato nella storia, con un totale di 30,4 miliardi di yen. Acclamato all'unanimità dai critici, è considerato uno dei migliori film della storia e, oltre all'Oscar, si è aggiudicato l'Orso d'oro al Festival di Berlino nel 2002, caso finora unico nella storia degli anime.
Mercoledì 25 novembre è in programma Principessa Mononoke (1997) sempre di Miyazaki. In seguito allo scontro con un animale posseduto da un demone il principe Ashitaka viene contaminato da una maledizione mortale. Si mette dunque in viaggio per scoprirne l'origine e chiedere una cura al grande Dio Bestia, l'unico in grado di guarirlo. L'animazione è per la maggior parte di tipo tradizionale, con i singoli fotogrammi disegnati a mano. Miyazaki ha approvato di persona ognuno dei 144 mila fotogrammi del film, per assicurarsi che la qualità fosse uniforme e adeguata allo standard da lui imposto; prima di dare il via libera alle immagini, è stato stimato che ne abbia ritoccate almeno ottantamila.