Gli incontri tra la Warner e J.K. Rowling possono essere pieni di urla e pianti, come svelerebbe un nuovo report, ma non importa. I capi dello studio considerano l'autrice della saga di Harry Potter la loro più grande risorsa, per loro conterebbe come Steven Spielberg o Clint Eastwood.
La scrittrice britannica autrice di una saga letteraria che ha venduto milioni di copie e ha ispirato otto film di successo esercita un immenso controllo sul futuro del franchise. Ha venduto i diritti alla Warner Bros. all'inizio della sua carriera, ma con clausole che le permettono una notevole influenza sul modo in cui Harry Potter viene rappresentato sullo schermo.
Secondo il Wall Street Journal, quelli che la Rowling chiama incontri del "Ministero della Magia" con i dirigenti possono sfiorare l'isteria. Secondo il giornale, alcuni meeting sarebbero sfociati in lacrime e urla, senza però specificare il motivo di tali drammi. La scrittrice sfodererebbe, inoltre, una concentrazione eccezionale ed eviterebbe di controllare il telefono per ore durante le discussioni con la compagnia. La sua ossessione maniacale per i dettagli l'avrebbe portata addirittura a chiedere perché la cioccolata venduta nel parco tematico su Harry Potter di Orlando non provenisse da commercio equo e solidale. Inoltre avrebbe espresso la propria contrarietà sui giochi per cellulare di Harry Potter, temendo che i giovani si sentissero costretti ad acquistare componenti aggiuntivi per usarli.
Cosa ne sarà della serie tv su Harry Potter?
Secondo il report, J.K. Rowling avrebbe minacciato di boicottare Warner Bros. durante una riunione particolarmente tesa coi dirigenti dedicata alla serie tv su Harry Potter in arrivo.
Visto il successo della saga di Harry Potter, J.K. Rowling sembra essere intoccabile per Warner. Le uniche altre due star dello stesso firmamento sarebbero Clint Eastwood e Steven Spielberg. Ma la 58enne Rowling è vista dallo studio come una risorsa chiave per il futuro mentre a 93 anni la carriera di Eastwood sta per concludersi e Spielberg ha collaborato di recente con altri studio.
Si dice anche che la Rowling si sia preoccupata di cosa accadrà di Harry Potter dopo la sua morte e avrebbe nominato un rappresentante che controllerà il suo patrimonio e probabilmente eserciterà un controllo simile sull'universo di Harry Potter quando l'autrice morirà. Gli analisti dell'intrattenimento attribuiscono al suo continuo forte coinvolgimento con la serie di Harry Potter la ragione del suo continuo prestigio e popolarità, di recente scalfito dalle sue continue esternazioni transfobiche.