Il processo di creazione di Gremlins, cult del 1984 diretto da Joe Dante, cattura l'attenzione dei fan tanto quanto il lungometraggio stesso. Tra verità e leggende, da anni circolano diversi aneddoti sulla lavorazione. Tra quelli più conosciuti ci sono le rimostranze di Warner Bros. sul numero esagerato di Gremlin presenti nella narrazione e la sceneggiatura iniziale, considerata troppo violenta e modificata in corso d'opera.
Una scena in particolare fu oggetto di dibattito in sede di distribuzione. Kate (Phoebe Cates) racconta a Billy (Zach Galligan) una storia molto cupa e tragica sul motivo per il quale odia profondamente il Natale, legata alla morte del padre. Nonostante sia una delle scene più memorabili del film, inserita in maniera calibrata all'interno della narrazione.
Richiesta di taglio
I dirigenti di Warner Bros. erano talmente preoccupati dell'accoglienza della scena da parte del pubblico che chiesero al regista Joe Dante di tagliarla dal film. Quando Dante rispose picche, sostenuto dal produttore Steven Spielberg, lo studio decise di prendere in mano la situazione. Joe Dante ha raccontato in un'intervista che lo studio chiese addirittura ai proiezionisti di tagliare la scena dalle proiezioni nelle sale cinematografiche.
"La scena racchiudeva l'intero ethos del film. C'è una dualità di umorismo e orrore ma Warner Bros. la odiava. Ho sentito dire che dopo l'uscita del film inviarono istruzioni ai proiezionisti per chiedere di tagliarla, cosa che per fortuna non è successa". Per fortuna, i cinema hanno rifiutato la richiesta di Warner Bros. e la sequenza è diventata una delle più amate dai fan del film.
Gremlins racconta la storia del giovane Billy, un ragazzo che accoglie in casa, come regalo del padre, un cucciolo di Gremlin che battezzerà Gizmo. Questi mostriciattoli devono seguire soltanto tre regole: non bagnarsi mai, stare lontani dalla luce intensa e non mangiare dopo la mezzanotte. Le conseguenze potrebbero essere catastrofiche.