Grande Fratello Vip 5, Dayane Mello: "A 16 anni volevo morire, ho imparato ad amare la vita solo dopo" (VIDEO)

Dayane Mello, chiacchierando con Mario Ermito nella casa del Grande Fratello Vip 5, ha rivelato di avere tentato il suicidio a 16 anni per via della difficile situazione familiare.

Il passato difficile di Dayane Mello torna a galla di tanto in tanto nella casa del Grande Fratello Vip 5, come è successo ieri, quando la modella ha raccontato di avere desiderato di morire a 16 anni.

A raccogliere la scioccante confessione c'era Mario Ermito, entrato da poco nella casa di Cinecittà ma già rivelatosi in più occasioni un buon confidente per la brasiliana.
Nonostante Alfonso Signorini abbia provato più volte a raccontare la storia difficile della Mello, tuttavia è solo nel corso di chiacchierate come quella di ieri che vengono fuori dettagli fino a questo momento sconosciuti. Come quello che riguarda il tentativo di suicidio di Dayane quando era poco più che adolescente: "A 16 anni mio papà mi ha picchiata e ho preso tutte le medicine che ho trovato per morire [...] Mi hanno portata in ospedale. Solo molto tempo dopo ho imparato ad amare la vita". 

La modella ha proseguito il suo racconto ricordando tutte le difficoltà incontrate anche nel rapportarsi con i coetanei e con il resto della famiglia, tra chi la considerava pazza e chi, come la nonna, aveva tentato di aiutarla con il supporto di una psicologa.
Poi il lavoro, i viaggi, l'arrivo in Italia, come unica compagna la solitudine e l'idea che, in nessuna parte del mondo, ci fosse una casa ad attenderla al ritorno.

Nonostante la nascita della piccola Sofia, avuta dall'ex Stefano Sala, la modella ha raccontato di come una sensazione di tristezza profonda sia tornata a riaffacciarsi tre anni fa, dopo la morte di una caro amico.
"Mi sentivo debole, sola, vedendo che tutti gioivano. Tutti avevano una famiglia. Ho iniziato a farmi schifo".

A darle la forza necessaria, anche in un momento così buio, è stato l'amore per sua figlia, che l'ha spinta a chiedere aiuto ad uno psicologo, questa volta con la volontà reale di superare tutto il dolore inflitto da un passato di miseria e solitudine.