Se quest'anno le nomination agli Oscar sono già state virtualmente decise - le buste dei membri dell'Academy sono in viaggio e pronte per essere scrutinate - i Golden Globes, assegnati dall'HFPA (la Hollywood Foreign Press Association, ossia la stampa estera accreditata a Los Angeles, di cui è il presidente l'italiano Lorenzo Soria), spiccano in maniera più evidente come un evento mediatico e cinematografico indipendente, dotato di una precisa identità.
Lo dimostrano, innanzitutto, le due vittorie di Natalie Portman e Clive Owen, che svettano grazie alle loro interpretazioni di non protagonisti in Closer. A riprova del fatto che l'associazione ha apprezzato molto il film di Mike Nichols, nonostante abbia diviso tenacemente la critica americana e sia stato escluso da tutti i premi dei sindacati di categoria (né il regista, né Patrick Marber, scrittore della piece teatrale e della sceneggiatura, né gli attori sono stati nominati).
In una serata complessivamente dominata dalla tensione, il momento più coinvolgente è stato la consegna del Cecil B.DeMille Award a Robin Williams, attore poliedrico e versatile che ha abbracciato nella sua lunga carriera - sia televisiva che cinematografica - la commedia e la tragedia. Vincitore di ben sei Globi d'oro (per la storica serie Mork & Mindy e per la speciale interpretazione vocale in Aladdin della Walt Disney, per il suo esilarante travestimento in Mrs. Doubtfire - Mammo per sempre, per La leggenda del re pescatore, per Good Morning, Vietnam e per il ruolo di non protagonista in Will Hunting - Genio ribelle) e di altre sei nomination, anche per film drammatici come lo splendido L'Attimo Fuggente di Peter Weir e Risvegli, l'eterno Peter Pan di Hook - Capitan Uncino ha ricordato l'enorme importanza ricoperta dai comici nel mondo dello spettacolo, sottolineando come sia difficile per questa categoria di interpreti emergere e affrancarsi da stereotipi consolidati.
Se non si sono registrate grosse sorprese - i pluri-nominati Foxx e Swank hanno portato infatti a casa le loro statuette (anche Annette Bening rispetta i pronostici e vince la categoria di migliore attrice in una commedia o musical) - lo sconfitto è Martin Scorsese, che cede lo scettro di miglior regista a Clint Eastwood, che di Million Dollar Baby è sia il produttore che il compositore delle musiche. The Aviator mette però in bacheca il Golden Globe per il miglior film drammatico (e vince il globo Michael Mann, che ne è il produttore), per la miglior colonna sonora con Howard Shore e per il miglior attore in un dramma, Leonardo DiCaprio.
I premi sono stati spalmati equamente fra tutti i protagonisti più attesi della 62esima edizione dei Golden Globes; per questo le previsioni per gli Oscar si fanno ancora più incerte. I concorrenti più agguerriti saranno comunque Million Dollar Baby, The Aviator e Sideways, che vince il riconoscimento come miglior commedia e come migliore sceneggiatura.
Per quanto riguarda la televisione, vincono attori del grande schermo che trovano nelle serie TV una nuova occasione di ribalta e di gloria: Anjelica Huston per Iron Jawed Angels, Glenn Close per the Lion in Winter, Geoffrey Rush per Una pantera a Hollywood, biopic dello straordinario attore di Hollywood Party, presentato come film di chiusura a Cannes. Trionfa nella categoria "dramma" Nip/Tuck, la coraggiosa e trasgressiva serie sulle disavventure professionali e private di due chirurghi plastici, agli antipodi per esperienze e carattere. Si consolida il fenomeno USA delle "Desperate Housewives", la serie incentrata sulle casalinghe scatenate dei sobborghi di provincia, che ha raccolto i premi più pesanti (miglior serie comica e miglior attrice comica, Teri Hatcher).
Vediamo ora l'elenco completo dei vincitori:
Golden Globes 2005: tutti i vincitori
- Miglior film (dramma) The Aviator
- Miglior film (commedia o musical) Sideways
- Miglior attore protagonista (dramma) Leonardo DiCaprio per The Aviator
- Miglior attore protagonista (commedia o musical) Jamie Foxx per Ray
- Migliore attrice protagonista (dramma) Hilary Swank per Million Dollar Baby
- Migliore attrice protagonista (commedia o musical) Annette Bening per La diva Julia - Being Julia
- Miglior attore non protagonista Clive Owen per Closer
- Migliore attrice non protagonista Natalie Portman per Closer
- Miglior regia Clint Eastwood per Million Dollar Baby
- Migliore sceneggiatura Alexander Payne e Jim Taylor per Sideways
- Miglior colonna sonora Howard Shore per The Aviator
- Miglior canzone originale Mick Jagger e David A. Stewart per Alfie
- Miglior film straniero Mare dentro
- Miglior attore (Serie TV - Dramma) Ian McShane per Deadwood
- Miglior attore (Serie TV - Musical o commedia) Jason Bateman per Arrested Development
- Miglior attore (Miniserie o film per la tv) Geoffrey Rush per Tu chiamami Peter
- Miglior attrice (Serie TV - Dramma) Mariska Hargitay per Law & Order: Unità speciale
- Miglior attrice (Serie TV - Musical o commedia) Teri Hatcher per Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane
- Miglior attrice (Miniserie o film per la tv) Glenn Close per The Lion in Winter
- Miglior attore non protagonista (Miniserie o film per la tv) William Shatner per Boston Legal
- Miglior attrice non protagonista(Miniserie o film per la tv) Anjelica Huston per Angeli d'acciaio
- Miglior Serie TV (dramma) Nip/Tuck
- Miglior Serie TV (commedia musical) Desperate Housewives - I segreti di Wisteria Lane
- Miglior Miniserie o film per la tv Tu chiamami Peter
- Premio speciale Cecil B. DeMille Robin Williams