Netflix potrebbe decidere di dare un finale a GLOW realizzando un film: al momento non è ancora realtà, purtroppo, ma è la proposta arrivata nelle scorse ore da parte di Marc Maron, che per tre stagioni ha interpretato il regista Sam nella serie sul wrestling al femminile.
La cancellazione di GLOW da parte di Netflix è stata una doccia gelata per tutti, non solo per i fan ma anche per il cast, che sui social ha espresso tutto il proprio rammarico e la propria disapprovazione. Martedì, in una diretta su Instagram, Marc Maron ha naturalmente parlato diffusamente del caso, chiedendo senza troppi giri di parole alla piattaforma streaming: "Concludiamo con un film di due ore. Date agli showrunner, al cast e agli sceneggiatori la possibilità di finire la storia con un film. In questo modo si abbasserebbe la pressione dal punto di vista finanziario, gli sceneggiatori potrebbero chiudere la serie, e noi potremmo girare. La cosa buona del film è che, se hai lo script già pronto, puoi risparmiare sulle riprese. Credo che si potrebbe realizzare in minor tempo rispetto a realizzare una serie".
GLOW, dopo tre stagioni amate da un pubblico sempre crescente, era stata rinnovata per una quarta e ultima nell'estate 2019, ma tre giorni fa è arrivata la brutta notizia del tutto inaspettata: GLOW 4 non ci sarà.
Una prima motivazione era stata fornita, in un comunicato ufficiale, da Carly Mensch e Liz Flahive, creatrici dello show, che avevano attribuito la decisione di Netflix al difficile momento storico, che si è abbattuto come un uragano sul mondo dello spettacolo, facendo staccare la spina a molte produzioni. Per quanto triste, dunque, GLOW è semplicemente una di queste.
Marc Maron è sceso in maggiori dettagli, spiegando che: "Per quanto ci è stato detto dagli showrunner, la ragione della cancellazione è soprattutto finanziaria in quanto i produttori non volevano continuare a pagare per mantenere in vita i set. Abbiamo uffici e teatri di posa in locazione. Avevamo girato due episodi e mezzo ma da mesi era tutto bloccato. In base a quello che ci hanno riferito, volevano evitare di pagare per i costi di manutenzione per altri sei o sette mesi prima di iniziare la produzione. Questo è quello che abbiamo saputo, ma onestamente: chi può dirlo? Anche con i protocolli sanitari in vigore in questo momento, so che ci sono molte cose che vengono girate, ma è pur vero che noi abbiamo un grosso cast e un grande staff. Chissà dove saremo a gennaio..."