Giffoni Shock, al via il 16 aprile la prima edizione di un evento che non vuole essere un semplice festival, ma l'occasione concreta di liberarsi dagli stereotipi che affliggono i giovani della nuova generazione, via dalle interpretazioni superficiali, per andare dritti al centro delle cose ed esplorare nuovi territori di discussione e visioni più complesse.
Dal 16 al 20 aprile, la Multimedia Valley (Giffoni Valle Piana) ospiterà cinque giorni intensi e coinvolgenti, dove innovazione, creatività, cambiamento e condivisione saranno le parole chiave. Il progetto è stato realizzato dal team di Giffoni con la direzione artistica di Luca Apolito, il curatore della rassegna è Gianvincenzo Nastasi, mentre il coordinamento è affidato al direttore generale Jacopo Gubitosi.
A fare da filo conduttore di Giffoni Shock saranno tre frasi provocatorie che raccolgono i temi fondamentali da affrontare nel corso dell'evento. Tutto questo avverrà nella forma di show con dibattiti, laboratori, performance, produzioni artistiche ed eventi dedicati ad alcuni dei temi più urgenti della contemporaneità.
Il programma
Mercoledì 17 aprile si metteranno in discussione le più profonde certezze con "non è vero che vogliamo essere felici". Un invito a capovolgere la prospettiva, a cambiare punto di vista e capire, ad esempio, che la tristezza non è un fallimento, ma un'emozione naturale e necessaria. A parlarne insieme a 250 ragazzi, dai 18 ai 30 anni, saranno Michele Mezzanotte (psicoterapeuta e divulgatore che porta la psicologia sui social) e Vera Gheno (sociolinguista, divulgatrice e traduttrice dall'ungherese).
Parte, invece, dall'assunto "non è vero che siamo creativi" la giornata di giovedì 18 aprile. Come fare a esprimere la nostra identità e creatività in un mondo che spesso sembra premiare la conformità piuttosto che l'originalità? Di questo e molto altro si parlerà con Cristiano Godano (musicista, cantautore, scrittore e frontman della band Marlene Kuntz) e Stefano Bartezzaghi (scrittore, critico letterario, professore all'Università Iulm Milano e giornalista italiano noto per il suo lavoro nell'ambito dei giochi di parole e degli enigmi linguistici).
Sempre giovedì sarà proiettato il documentario Un punto preciso (Fondazione Deloitte), in cui si racconta la scelta di donare la scultura "Sguardo fisico" alla città di Milano (con la collaborazione di Casa degli Artisti e il supporto del Comune di Milano), in occasione del centenario della nascita dell'astrofisica Margherita Hack. Al termine della proiezione, a confrontarsi con i ragazzi sarà Marco Martinelli (divulgatore scientifico e tiktoker e conduttore Rai).
"Non è vero che ci piacciono gli altri" è l'affermazione, volutamente irriverente, che guida la giornata di venerdì 19 aprile. Questa frase è un invito a riconoscere la complessità delle relazioni umane: ci piacciono gli altri non perché sono simili a noi, ma proprio perché sono diversi e ci offrono una prospettiva differente. A parlarne con il pubblico sarà Marianna Mammone, in arte BigMama (rapper talentuosa, rivelazione dell'ultimo Festival di Sanremo e ospite del Palazzo di Vetro dell'ONU a New York dove ha parlato ad oltre 2000 ragazzi provenienti da tutto il mondo) e Jonathan Bazzi (stella abbagliante della narrativa, appassionato di tradizione letteraria femminile e questioni di genere, da sempre impegnato nelle tematiche di genere e nella lotta contro le discriminazioni). Chiude Marilena Umuhoza Delli, (fotografa, autrice, regista e attivista per i diritti umani).
Durante Giffoni Shock, una sezione del progetto sarà dedicata a un laboratorio residenziale che vedrà la formazione di un collettivo di dodici giovani artisti, chiamati a vivere un'esperienza di produzione collaborativa inedita. Pittori e illustratori, fotografi, attori, musicisti e compositori, scrittori, poeti, artisti digitali, videomaker, performance-artist troveranno uno spazio dove esplorare nuove forme di ispirazione e partecipare ad un dialogo interdisciplinare.
I film
Non mancheranno ovviamente i film, con una selezione di opere inedite che rappresentano le nuove forme e frontiere dell'espressione artistica contemporanea, provenienti da Italia, Stati Uniti, Repubblica Ceca, Regno Unito, Iran, Taiwan, Ucraina, Francia, India, Spagna, Brasile e Algeria. Si parte dall'italiano A Beautiful Day (diretto da Sarah Marinoni de Athayde, Alessia Lionetti, Angela Li e Chiara Mallus), per proseguire con Lobster Man (Italia, diretto da Matteo Dang Minh), Re.Azioni (Italia, di Dominic Sambucco - cortometraggio sperimentare), Tale Of A Violet Sky (Italia, di Nicolò Roberto Roccatello), "Tsunami" (Italia, di Arianna Taretto), Le Voleur Volé (Italia, di Lorenzo Viale - cortometraggio), "The (W)Hole" (Stati Uniti, di Jiansu Wang), Abandoned Soul (Repubblica Ceca, di Richard Kozák). "Asterion" (Repubblica Ceca, di Francesco Montagner), Between Notes (Regno Unito, di Mathias Obrzut e Sofía Abdellatifi Garcia), "Dear Animal" (Iran, di Younes Kafashian), Floating In The Long Night (Taiwan, di Yu Jou Liu), Homo (Ucraina, di Bekhter Liubov), Lyubima (Bulgaria, di Maya Ivanova Vitkova-Kosevù), Psygmes (Francia, di Sam Quentin), The Sprayer (Iran, di Farnoosh Abedi), The Doesn't Fit (India, di Ackshaj Anand), "What Remains" (Spagna, di Alejandro Rodríguez), "Whispers Of The Heart" (Algeria, di Mourad Hamla), The Yellow Subconscious Of Sir Ben (Brasile, di Caio Torretta), Witch Nation (Stati Uniti, di Sam Lavy).
Inoltre, nel corso dell'evento è prevista la partecipazione dello Youth Panel, composto da circa quaranta ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 18 anni che Giffoni segue e coordina da anni, gruppo di consultazione giovanile del Safer Internet Centre "Generazioni Connesse" promosso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito, che sta affrontando le tematiche relative al benessere digitale attraverso specifiche attività di formazione e di approfondimento. Lo Youth Panel svolgerà attività laboratoriali e momenti di confronto dedicati proprio ai temi dell'uso consapevole della rete.