Mamoru Oshii, regista dell'anime originale, ha difeso la scelta di Scarlett Johansson come protagonista del film Ghost in the Shell.
Intervistato da IGN, il filmmaker ha spiegato: "Quale problema potrebbe esserci nel suo casting? Major è un cyborg e il suo aspetto fisico è qualcosa di interamente ipotizzato. Il nome 'Motoko Kusanagi' e il suo corpo attuale non sono quelli originali, quindi non c'è nessuna motivazione valida per dire che un'attrice di origine asiatica doveva interpretare il personaggio. Anche se il suo corpo originale (presumendo la sua esistenza) fosse giapponese, sarebbe comunque una scelta valida".
Secondo Oshii gli attori da sempre interpretano ruoli che potrebbero appartenere in origine a un'altra etnia: "Nei film John Wayne può essere Gengis Khan, e Omar Sharif, che era arabo, può essere il Doctor Zivago. Si tratta semplicemente di convenzioni cinematografiche. Se non fosse permesso farlo allora Darth Vader probabilmente non potrebbe nemmeno parlare inglese".
Il regista ha quindi concluso: "Credo che avere Scarlett nel ruolo di Motoko fosse il miglior casting possibile per questo film. Posso pensare che le persone che si oppongono alla scelta lo facciano solo per una questione politica e credo che l'espressione artistica debba essere libera da ogni aspetto politico".
Ghost in the Shell, diretto da Rupert Sanders, è un thriller futuristico incentrato sui membri di un'unità che opera sotto copertura per indagare sui crimini tecnologici. Alla guida dell'unità, nota come Public Security Section 9, c'è The Major (Scarlett Johansson), mentre tra i criminali da sconfiggere il più pericolo è The Laughing Man (Sam Riley) che non si fermerà di fronte a niente per distruggere l'organizzazione. Fa parte del cast anche l'attore Takeshi Kitano.