Gaspar Noé, nel futuro un film con o per i bambini? "Mi piacerebbe"

Il regista di Love ha parlato delle idee per i suoi prossimi lungometraggi.

Gaspar Noé al photocall della Mostra del Cinema di Venezia

In seguito ad una masterclass al Cairo Film Festival, il regista Gaspar Noé è stato intervistato da Variety e ha approfondito i generi cinematografici che vorrebbe esplorare in futuro. Famoso per i suoi film d'autore che hanno saputo creare scandalo tra la critica e il pubblico, Noé è pronto a tornare dietro la macchina da presa.

Quale sarà il suo prossimo progetto? Il regista ne ha parlato anche durante la masterclass con il pubblico, soffermandosi sulla tipologia di film che vorrebbe realizzare in futuro. L'ultimo film diretto da Noé risale al 2021, quando uscì nelle sale Vortex. Lo scorso anno ha diretto l'episodio Modern Jam del film Circus Maximum di Travis Scott.

Generi

"I principali generi cinematografici che mi interessano davvero per un progetto futuro sono documentario, film di guerra e horror" ha confessato Noé "Probabilmente, dovrei anche provare a mescolare questi tre generi. Mi piacerebbe anche fare un film con bambini piccoli o un film per bambini".

Climax 5
Gaspar Noé sul set di Climax

Nel corso della masterclass al Cairo Film Festival, Gaspar Noé aveva parlato di quest'ultima idea:"I bambini sono come piccoli adulti. Quando siamo bambini siamo in pericolo. Siamo esposti a tutto. Sono molto legato ai bambini nella vita, anche se non ne ho. Il rapporto che hai con i bambini è diretto e giocoso. Mi piacerebbe fare un film con bambini piccoli. Si collegano alla fragilità, ai pericoli ai quali sono esposti".

L'influenza della madre

Durante l'appuntamento in Egitto, il regista di Love ha parlato anche dell'influenza della madre, un'assistente sociale, sulle sue passioni cinematografiche:"Ricordo la scena della lotta degli scheletri in Giasone e gli Argonauti del 1963, quando avevo quattro anni e 2001: Odissea nello spazio nel 1968, quando ne avevo sei. Non sapevo nemmeno cosa fosse un bambino. Chiedevo cosa fosse quella grande cosa alla fine del film".

L'amore della madre per i film trasgressivi lo influenzò anche per il futuro:"A dieci anni andai con lei a vedere un film di Fassbinder alla cineteca di Buenos Aires. Non sapevo chi fossero le lesbiche, e stavo guardando un film su di loro".