Si chiude con un successo del cinema francese il 18. Future Film Festival (Bologna, 3-8 maggio), primo e più importante evento in Italia dedicato alle tecnologie applicate all'animazione, al cinema, ai videogame e ai new media.
La giuria composta dallo sceneggiatore Mario Bellina, dallo scrittore Gianluca Morozzi e dal critico cinematografico Mario Serenellini ha scelto infatti di premiare con il Platinum Grand Prize Phantom Boy di Jean-Lou Felicioli e Alain Gagnol (Francia, 2015): "per il fascino fiabesco, avvincente per ogni fascia d'età, che dà unità visiva e narrativa a un abile innesto di diversi generi cinematografici, dal noir al fumetto supereroico". Il film, che sarà distribuito in Italia da P.F.A. Films, segna il ritorno degli autori di Un gatto a Parigi, con un nuovo sfavillante film d'animazione, un originale noir fantastico per ragazzi. Mentre sta compiendo delle indagini, il poliziotto Alex viene ferito da un misterioso personaggio con il volto sfigurato. Bloccato in ospedale, incontra Léo, un paziente di undici anni con la straordinaria capacità di lasciare il proprio corpo quando desidera. Il ragazzo può volare e passare attraverso i muri come un fantasma, invisibile a tutti.
La giuria ha assegnato inoltre una menzione speciale a Extraordinary Tales di Raúl García (Lussemburgo, Spagna, Belgio, Stati Uniti, 2015): "per la temeraria, tenace avventura registica e produttiva che ha ridato vita con tecniche d'animazione ogni volta diverse e per l'efficace adesione allo spirito dello scrittore, impreziosita da grandi voci dell'aldilà cinematografico, con 5 racconti di Edgar Allan Poe".
Cinema francese vincitore anche tra i cortometraggi: all'unanimità il Premio Future Film Short (assegnato da una giuria composta dal giornalista Alessandro Dall'Olio, dall'animatrice Anna Ciammitti e dall'artista visivo Andreco) va a LE BRUIT DU GRIS di Stéphane Aubier e Vincent Patar (Francia, 2016): "per la capacità degli autori di coniugare la poetica del racconto, la vivacità nell'animazione e nella narrazione, unite a una ironia ed efficacia esemplari".
Menzione speciale a TANZONK di Sasha Svirsky (Russia, 2015): "per l'equilibrio grafico sapiente tra ritmo e composizione, per la combinazione tra astrattismo e narrazione con piacevoli rimandi iconografici alle avanguardie russe".