Freddie Mercury, la cui vita è stata raccontata nel film Bohemian Rhapsody, è al centro delle rivelazioni compiute da Brian May e Roger Taylor, il chitarrista e il batterista dei Queen.
I due artisti, in un'intervista rilasciata a Grazia, hanno infatti parlato del periodo in cui il gruppo ha iniziato a ottenere i primi successi. May ha ammesso di non aver sospettato nulla per quanto riguarda l'omosessualità del loro amico: "I primi anni, quando non avevamo molti soldi da parte, dividevamo le camere d'albergo e io ero con Mercury: so bene quante ragazze gli facessero visita".
La personalità di Freddie non era inoltre delle più semplici e Taylor ha commentato: "In privato era timidissimo, in pubblico era l'opposto: d'altronde su di sé portava il peso di essere non solo il volto più popolare del gruppo, ma anche quello tra noi che conduceva quel tipo di vita che incuriosisce parecchio gli affamati di gossip".
Il chitarrista ha voluto spiegare che i fan ricordano Freddie per la personalità trascinante ed estroversa che aveva sul palcoscenico, ma il cantante aveva un lato più sensibile e vulnerabile: "Era anche il piccolo ragazzo insicuro che lavorava come scaricatore di bagagli all'aeroporto e che, nel tempo libero, collezionava francobolli".
I due membri dei Queen hanno inoltre lodato l'incredibile lavoro compiuto da Rami Malek, performance che gli ha fatto conquistare una nomination agli Oscar e fatto conquistare un Golden Globe. May ha spiegato: "Rami è andato oltre la semplice recitazione. Ha assorbito a tal punto il personaggio da arrivare a sentire la voce di Freddie dentro di sé". Taylor, invece, ha concluso: "Rami era talmente attaccato al suo personaggio che, quando abbiamo ipotizzato di tagliare la scena in cui cantava Crazy Little Thing Called Love, lui ha insistito per girarla: aveva persino imparato a suonare la chitarra per farla meglio".