Damiano e Fabio D'Innocenzo hanno un feeling particolare con il Festival di Berlino, dove in passato hanno presentato la loro opera prima, La terra dell'abbastanza e nel 2020 Favolacce. Ora tornano con una serie investigativa dal titolo Dostoevskij, in anteprima nella sezione speciale della Berlinale.
Ambientato nell'arido hinterland romano, lo show composto da sei episodi, prodotto da Sky Studios e Paco Cinematografica, include Filippo Timi nel ruolo di Enzo Vitello, un poliziotto la cui mente viene distorta da un incidente che coinvolge sua figlia Ambra. Si ritrova sulle tracce di uno spietato serial killer, soprannominato Dostoevskij, a causa delle lettere piene di dettagli macabri che lascia sulle scene del crimine. Ossessionato dalle parole dell'assassino, il poliziotto intraprende una pericolosa indagine solitaria, avvicinandosi sempre di più ad una perturbante verità esistenziale.
Carta bianca
Il debutto dei D'Innocenzo sul piccolo schermo è nato da una proposta del capo di Sky Studios Italia Nils Hartmann, che ha concesso carta bianca ai fratelli:"Abbiamo soltanto chiesto che genere volessero e hanno risposto thriller. In mezz'ora abbiamo scritto il nucleo di Dostoevskij su una pagina. Ovviamente, scrivere la sceneggiatura è stato molto più complicato" ha spiegato Fabio D'Innocenzo.
Nessun riferimento alla base del progetto, come spiega Damiano:"Non ne avevamo ed è un approccio che consiglio vivamente a qualsiasi regista cinematografico che si sta trasferendo sulla tv. Hartmann e il suo team erano come un bravo allenatore di calcio che capisce che come artisti, se possiamo usare quella parola, siamo il tipo di giocatori che devono sentirsi a proprio agio sul campo senza che qualcuno ci stia con il fiato sul collo".
Di recente il duo ha lavorato anche al videoclip di Kanye West e Ty Dolla $ign di Talking/Once Again. Damiano D'Innocenzo spiega:"È un video molto intimo tra un padre e una figlia, e volevamo lasciare da parte la fama. Si tratta davvero di essere umani. [Kanye West] è veramente una grande fonte di ispirazione per noi. Non credo di aver mai visto una persona lavorare così duramente, senza sosta. Non dorme mai, è incredibile. E la quantità di energia fisica che mette nel suo lavoro è stupefacente. Come ben sapete, in Italia durante delle riprese di dieci ore si fa un po' di riposo ma Ye sembrava non averne bisogno".