Franco Zeffirelli è morto all'età di 96 anni dopo una lunga malattia, a confermarlo la Fondazione a suo nome con un comunicato.
Il maestro del cinema "si è spento serenamente pochi minuti fa" e riposerà nel cimitero delle Porte Sante di Firenze, come spiega il triste annuncio.
Il regista Franco Zeffirelli era nato a Firenze il 12 febbraio del 1923 e ha avuto un'infanzia complicata a causa del mancato riconoscimento da parte del padre Ottorino Corsi, un commerciante di stoffe, che è avvenuto solo quando la futura star del cinema mondiale aveva 19 anni. Zeffirelli, da ragazzo, ha dovuto fare i conti anche con la prematura scomparsa della madre, venendo affidato a Giorgio La Pira che fu suo istitutore ai tempi del collegio nel convento di San Marco a Firenze. Dopo aver frequentato l'Accademia di Belle Arti a Firenze ha esordito come scenografo nel secondo dopoguerra, curando una messa in scena di Troilo e Cressida di Luchino Visconti, continuando poi nel corso della sua vita a lavorare con passione per il teatro. Allievo di Visconti anche come aiuto regista (La terra trema e Senso), ha debuttato alla regia nel 1957 diventando presto il Maestro del grande cinema shakespeariano con La bisbetica domata del 1967 e Romeo e Giulietta del 1968.
Dopo aver girato a Hollywood Il campione (1979) e Amore senza fine (1981), Franco Zeffirelli ci è tornato alla fine degli anni '90 con cinque straordinarie interpreti - Cher, Judi Dench, Joan Plowright, Maggie Smith, Lily Tomlin - in un film autobiografico, Un tè con Mussolini. Nel 2002 Callas Forever, con Fanny Ardant nei panni della Callas, sarebbe stato il suo ultimo lungometraggio di finzione, realizzando nel 2009 il documentario Omaggio a Roma.
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