Dopo le follie di Megalopolis, anche e soprattutto produttive, Francis Ford Coppola promette un film low budget confessando di aver finito i soldi dopo aver finanziato di tasca propria la sua epopea visionaria rivelatasi un flop.
La nuova fatica di Coppola, intitolata Glimpses of the Moon, sarà un musical in stile anni '30 e viene presentato come "l'opposto di Megalopolis", soprattutto sul piano produttivo, come ha anticipato il regista nel corso di un'ospitata nel podcast Tetragrammaton. Al momento Coppola si trova nel Regno Unito, dove è impegnato nella pre-produzione del film.
"È come se Noel Coward avesse adattato un romanzo di Edith Wharton in Inghilterra, ecco perché sono qui nel Regno Unito" ha spiegato. "In realtà sono in fase di pre-produzione. Non ho soldi perché ho investito tutti i soldi che ho preso in prestito per fare Megalopolis. È praticamente sparito dai radar. Penso che tornerà tra 15 o 20 anni, ma adesso la situazione è questa. Quindi non ho soldi. Devo fare questo film a basso costo, ed è quello che sto facendo".

La fatica degli autori
Abbastanza stranamente, a fine dicembre, Francis Ford Coppola aveva detto al Washington Post che Glimpses of the Moon "non sarebbe stato economico in nessun modo". A quanto pare, la situazione finanziaria lo avrebbe spinto a tornare suoi suoi passi ripensando il musical in chiave low budget dopo aver rischiato - e perso - con Megalopolis, che avrebbe subito perdite per oltre 100 milioni.

Coppola ha rivelato di trovarsi attualmente in una casa in Inghilterra prestatagli da un "giovane uomo che ho incontrato a Tulsa". Nessuna anticipazione sul cast di Glimpses of the Moon. Per adesso sappiamo che il musical sarà un adattamento del romanzo di Edith Wharton Raggi di luna e sarà ispirato anche dal film di Leo McCarey L'orribile verità. Entrambi parlano di coppie sposate che si lasciano amichevolmente solo per scoprire che lasciare andare l'altro è più difficile di quanto pensassero inizialmente.
Il regista ha anticipato di aver già girato alcune scene del film, che presenterebbe "una sceneggiatura piena di canzoni di Noel Coward", e inoltre avrebbe sostituito il "finale debole" del romanzo di Edith Wharton. Il film sarà "finanziato in modo convenzionale, con l'aiuto di sussidi nazionali, perché sono completamente indebitato".