La morte di Fidel Castro, ex presidente cubano e leader della rivoluzione comunista, avvenuta nella notte del 26 novembre all'età di 92 anni, ha suscitato reazioni in tutto il mondo, come al solito miste tra sostenitori e detrattori.
Il giornalista britannico Piers Morgan fa un parallelo con Mark Pence, vicepresidente degli Stati Uniti d'America:
Amusing to see liberals eulogising Fidel Castro, a homophobic bigot, whilst continuing to lambast Mike Pence.. for being a homophobic bigot.
— Piers Morgan (@piersmorgan) 26 novembre 2016
Russell Brand, attore comico protagonista di In viaggio con una rock star, afferma:
"La historia me absolverá" #FidelCastro
— Russell Brand (@rustyrockets) 26 novembre 2016
Cher, una delle cantanti più celebri e premio Oscar per Stregata dalla luna, attacca l'ex presidente cubano senza mezzi termini:
Fidel Castro Was a Murderous Dictator..He's Dead.
— Cher (@cher) 26 novembre 2016
Like ALL Strong-Man Despots,He Let His Ppl Suffer & Die Because Of His Insane Ego
Jeffrey Wright, uno dei protagonisti di Westworld, si rivolge agli americani che hanno votato Trump e che definiscono Castro "malvagio":
You voted for Trump who talked jailing opponents, restricting the press, attacking 'elites,' while turning a profit, but Castro was 'evil.'
— Jeffrey Wright (@jfreewright) 26 novembre 2016
Charlamagne Tha God, popolare conduttore radio di The Breakfast Club, ha sottolineato il bene che Fidel Castro ha portato al suo popolo:
Una foto pubblicata da Charlamagne Thagod (@cthagod) in data: 26 Nov 2016 alle ore 00:57 PST
Il comico Billy Eichner ha scherzato sulla morte dell'ex dittatore, avvenuta a poca distanza da quella di Florence Henderson, la mamma di La famiglia Brady:
RIP to everyone's favorite television mom, Fidel Castro.
— billy eichner (@billyeichner) 26 novembre 2016
L'attore Andy Garcia, nominato all'Oscar per Il padrino - Parte terza, di origini cubane, ha commentato così la scomparsa di Castro:
"Voglio esprimere il dispiacere che provo per tutti i cubani che hanno sofferto le atrocità e le repressioni causate da Fidel Castro e il suo regime totalitario. Le promesse di una cosiddetta rivoluzione di democrazia sono state e continuano a essere false e una negazione dei diritti umani di base. Le esecuzioni, le persecuzioni di politici dissidenti e della comunità LGBT, la negazione della libertà di stampa, delle elezioni e della libertà religiosa continuano a essere la sua eredità. Ha detto che la storia lo potrà assolvere, ma potrà anche condannarlo."
E mentre il democratico Jesse Jackson loda l'ex presidente:
In many ways, after 1959, the oppressed the world over joined Castro's cause of fighting for freedom & liberation-he changed the world. RIP pic.twitter.com/ReOLnMCxE7
— Rev Jesse Jackson Sr (@RevJJackson) 26 novembre 2016
Ted Cruz, avversario di primarie americane di Donald Trump, si scaglia contro il leader cubano:
In Italia, il post di Roberto Saviano ha diviso i social:
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