Si terrà venerdì 6 luglio dalle ore 10.00 presso la Casa del Cinema il convegno Adattare alla fiction la grande letteratura, realizzato dal RomaFictionFest.
Il convegno è incentrato sul rapporto tra letteratura e fiction televisiva, un legame che risale ai primordi della televisione e che in Italia trovò un'originale forma espressiva nel romanzo sceneggiato, un format seriale e a basso costo che ebbe il grande merito di far conoscere ad almeno due generazioni di un paese culturalmente arretrato, i temi e i personaggi della grande letteratura d'ogni tempo grazie ad un'intelligente e sapiente trasposizione del romanzo nel linguaggio della televisione.
Protagonisti di quella straordinaria stagione di televisione, allo stesso tempo, colta e popolare, furono - molto più dei divi del cinema - gli attori di teatro i quali si trovarono a proprio agio nel recitare lunghissime sequenze senza interruzione per i limiti tecnici della registrazione videomagnetica dei primi anni Sessanta che non consentiva il montaggio vero e proprio. Introdussero, nel mondo tendenzialmente effimero dello spettacolo televisivo, il patrimonio migliore delle scuole d'arte drammatica italiane: una rigorosa formazione intellettuale e una forte intensità espressiva, requisiti indispensabili per sostenere la registrazione in presa diretta e le inquadrature in primo piano, tipiche del piccolo schermo.
Il convegno prenderà spunto da quel modello ideativo-produttivo per analizzare, alla luce dei format attuali, quale futuro la Tv e i nuovi media potrebbero riservare a prodotti che traggano la loro ispirazione dai classici della letteratura moderna e contemporanea, considerando sia gli aspetti squisitamente strutturali (industriali, finanziari e di mercato), sia quelli culturali riguardanti i diversi profili professionali.
Il settore della Rai che produce la grande fiction è, sicuramente, quello che più di altri si è distinto, negli ultimi dieci anni, pur con alti e bassi, per la qualità dei prodotti, l'impegno negli investimenti, il successo nei ricavi e la ricerca di nuovi format (riforma del 1975), un esempio che dovrebbe far riflettere sulla urgenza di riorganizzare l'intera Rai per generi (intrattenimento, fiction, cultura, informazione) piuttosto che per reti e testate in concorrenza tra loro, per una Rai che voglia sostenere la competizione con le major mondiali dell'intrattenimento.
Curatore: Renato Parascandolo
con la collaborazione di Francesca Nigro
Partecipano:
Agostino Saccà, Direttore Rai Fiction,
Vincenzo Cerami, scrittore,
Giuseppe Cozzolino, docente di Storia delle Comunicazioni di massa,
Jeffery Deaver, scrittore
Massimo Ghini, attore,
Francesco Scardamaglia, sceneggiatore,
Alberto Sironi, regista,
Pietro Valsecchi, produttore.