Qualche giorno fa abbiamo riportato una notizia in merito all'assemblea generale dei doppiatori italiani tenutasi il 23 gennaio a Roma in seguito alla quale riceviamo (e pubblichiamo) una doverosa rettifica da parte di Fiamma Izzo e della società Pumaisdue S.r.l., in modo particolare sul rapporto tra i doppiatori e società come Netflix e Amazon.
"Le parole di critica, pronunciate dai presenti in sala in occasione dei vari interventi, non sono state rivolte in alcun modo alle società produttrici quali Netflix o Amazon né tantomeno alle società di doppiaggio che seriamente e con professionalità svolgono quotidianamente il proprio lavoro, delle quali erano presenti diversi rappresentanti, ma a chi, in questi anni, si è proposto sul mercato, offrendo servizi di scarsa qualità, facendo affidamento esclusivamente sulla leva economica attraverso offerte al ribasso, rese possibili esclusivamente ricorrendo a palesi inottemperanze della normativa fiscale e contributiva vigente e del CCNL dei lavoratori del settore doppiaggio, che hanno pregiudicato e continuano a pregiudicare l'immagine di tante società e di tanti professionisti seri del settore."
Netflix e Amazon, con i loro investimenti produttivi, rappresentano un bacino di lavoro prezioso per le edizioni italiane
Quanto al virgolettato erroneamente attribuito alla Sig.ra Fiamma Izzo riportiamo la sua corretta dichiarazione: "In America si stupiscono che le società di doppiaggio italiane, in un momento di boom lavorativo, continuino a offrire le edizioni al ribasso, proponendo prezzi inferiori ai €150,00 al minuto, laddove prima, venivano pagati € 200,00 al minuto, per rispettare normativa e qualità del prodotto."
"Netflix e Amazon" - conclude Fiamma Izzo - "rappresentano un bacino di lavoro prezioso per le edizioni italiane"