Feud, la serie creata da Ryan Murphy, aveva suscitato l'indignazione di Olivia de Havilland che aveva quindi deciso di fare causa alla produzione sostenendo di essere stata ritratta in modo offensivo e diffamatorio sul piccolo schermo, dove era stata interpretata dall'attrice Catherine Zeta Jones.
Il procedimento legale ora è stato definitivamente fermato dalla Corte Suprema degli Stati Uniti che ha rifiutato la mozione presentata per richiedere di valutare nuovamente le accuse della star di Via col vento, dopo la decisione presa dalla corte di appello californiana che sosteneva il diritto degli autori a rappresentare liberamente la figura dell'attrice in base a quanto stabilito dal Primo Emandamento.
Gli avvocati di Olivia non sono riusciti a dimostrare che ci fosse un intento diffamatorio o animato da cattive intenzioni alla base della rappresentazione nello show antologico prodotto da FX e nemmeno che lo script sia stato conceputo ignorando volutamente che le parole pronunciate dall'attrice nella finzione potessero avere un impatto negativo sulla reputazione della star.
I legali avevano cercato di sostenere che archiviare il caso avrebbe potuto creare un pericoloso precedente in grado di concedere eccessiva libertà nella rappresentazione di persone realmente esistite, diffondendo idee e dichiarazioni false, tuttavia la Corte Suprema ha deciso che l'accusa non ha presentato delle motivazioni adeguate per giustificare un possibile dibattito in tribunale.