Julie & Julia, di Nora Ephron con Meryl Streep, chiuderà la quarta edizione del Festival Internazionale del Film di Roma che si terrà dal 15 al 23 ottobre 2009 sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. L'attrice americana sarà ospite del Festival per presentare il film, fuori concorso nella Selezione Ufficiale, e per ritirare il Marc'Aurelio d'Oro alla carriera, premio che negli scorsi anni è stato assegnato ad altri grandi interpreti del cinema mondiale come Sean Connery, Sophia Loren e Al Pacino. Inoltre Meryl Streep sarà la protagonista di un incontro con il pubblico e la stampa nell'ambito della sezione L'altro Cinema - Extra.
Nella stessa sezione si terrà un altro incontro di grande interesse con il pubblico e la stampa che coinvolgerà due fra i più importanti registi italiani, Gabriele Muccino e Giuseppe Tornatore, i quali si confronteranno nella formula del Duetto come nelle precedenti edizioni hanno già fatto Marco Bellocchio e Bernardo Bertolucci, Toni Servillo e Carlo Verdone.
Infine L'uomo che verrà di Giorgio Diritti, con Maya Sansa e Alba Rohrwacher, è una corale ricostruzione della strage di Marzabotto dove il punto di vista è affidato agli "umili", i contadini stretti tra partigiani e nazisti, i vinti di tutte le guerre.
Nella sezione Alice nella città sarà presentato un altro film italiano, Marpiccolo di Alessandro di Robilant con Anna Ferruzzo, Giorgio Colangeli, Valentina Carnelutti e l'esordiente Giulio Beranek. Il film, tratto dal libro di Andrea Cotti, Stupido, narra le vicende di un diciassettenne che lotta per cambiare il suo destino, sullo sfondo di una Taranto oppressa dalla malavita.
Un programma speciale dell'Altro Cinema/Extra, Terremoti, sarà dedicato al sisma che ha colpito l'Aquila. Saranno presentati in anteprima due documentari, entrambi realizzati da studenti dell'Accademia dell'Immagine, che hanno vissuto in prima persona il tragico evento. Il primo, L'Aquila bella me, prodotto da Gregorio Paonessa, Valerio Mastandrea e Daniele Vicari, è un diario filmato dal giorno del sisma al G8.
Il secondo, Immota manet, realizzato da Gianfranco Pannone con gli allievi dell'Accademia, racconta il dopo terremoto di oggi e recupera, attraverso i ricordi di Ignazio Silone, la memoria del grave sisma che colpì nel passato Avezzano.