Dopo il successo della prima edizione, il Festival del cinema spagnolo di Roma CinemaSpagna, ritorna dal 2 al 10 maggio con una proposta ricca di novità. A cominciare dagli ospiti che accompagneranno i film in programma al cinema Farnese di Campo de' Fiori: nomi di spicco come l'attrice Marian Álvarez, Pardo d'Argento a Locarno 2007, e Ariadna Gil, la Musa del cinema spagnolo, oltre ai registi David Trueba e Isaki Lacuesta, e il produttore Joan Ginard, famoso scopritore di nuovi talenti.
Il Festival, diretto da Federico Sartori e Iris Martín-Peralta, propone la Nueva Ola del cinema spagnolo contemporaneo, un tributo al 70° anniversario della fine della Guerra Civile di Spagna, e un omaggio agli esordi in Spagna del grande Marco Ferreri. Tutto in 35mm, rigorosamente in versione originale sottotitolata in italiano e con diversi eventi a entrata gratuita. Ma le novità non finiscono qui: CinemaSpagna si apre a nuovi spazi della capitale: la sede del Cervantes di piazza Navona farà da sfondo alle produzioni più giovani e arrischiate dei circuiti off del corto e del video sperimentale e l'Antica Biblioteca Valle alle serate e repliche notturne. Contestualmente, presso la Real Accademia di Spagna si inaugurerà la videoinstallazione Trazos /Tracce di Isaki Lacuesta, in cui grandi artisti dell'arte spagnola interagiscono con la celluloide. L'opera del fenomeno emergente della videoarte iberica si protrarrà fino al 24 maggio
La seconda edizione di CinemaSpagna torna all'insegna della "nueva ola" del cinema spagnolo, presentando sei titoli di recente produzione. Su tutti Lo mejor de mí di Roser Aguilar, a cui il Festival dedica un Evento Speciale (8 maggio, entrata gratuita), realizzato in collaborazione con le Consigliere di Parità della Regione Lazio. La programmazione punta a rispecchiare lo stato di buona salute di una cinematografia che dà voce ai nuovi talenti e aria fresca ai diversi generi: El patio de mi cárcel di Belén Macías, prodotto da Pedro Almodóvar; El rey de la montaña di Gonzalo López-Gallego; Bienvenido a Farewell-Gutmann di Xavi Puebla; El Kaserón di Pau Martínez. Tutti inediti in Italia. Chiude la panoramica sul nuovo cinema spagnolo El menor de los males, l'ultimo lavoro dell'ormai consacrato Antonio Hernández con una strepitosa Carmen Maura.
Nel marzo del 1939 si dava per chiusa la Guerra Civil española, e cominciava così la lunga dittatura del Generale Franco. 70 anni dopo, il Festival CinemaSpagna, in collaborazione con l'Istituto Cervantes di Roma, propone quattro titoli fondamentali (a entrata gratuita) per approfondire la riflessione su una pagina decisiva, forse la più romantica, della storia europea del XX secolo. Il percorso cinematografico parte da Soldados de Salamina di David Trueba (Evento Speciale previsto il 6 maggio) film tratto dall'omonimo best-seller di Javier Cercas sul recupero della memoria storica. Il ciclo continua con i primi segnali di Guerra Civile magistralmente ritratti da J. Luis Cuerda in La lengua de las mariposas; passa per le tragicomiche trincee di La vaquilla del geniale Berlanga, e si chiude con gli ultimi sospiri della Rivoluzione di ¡Ay Carmela!, il pluripremiato capolavoro di Carlos Saura.
CinemaSpagna dedica, inoltre, un omaggio agli esordi del più rivoluzionario dei registi italiani: un omaggio che va necessariamente rivolto anche al suo compagno d'avventure, quel Rafael Azcona, recentemente scomparso, che con lui mosse i primi passi nel cinema. A Madrid, in pieno franchismo (1956), Ferreri si ritrova immerso in un ambiente d'opposizione politica fertilissimo. Tra le nuove amicizie nasce quella col giovane scrittore Rafael Azcona, che diventa sceneggiatore, e proprio da un suo romanzo Ferreri dirige la sua opera prima, El pisito, nel 1958. A questa fanno seguito Los chicos (1959) e El cochecito (1960) di nuovo in coppia con Azcona. I riconoscimenti internazionali che ottiene la terza opera spagnola alla Mostra del cinema di Venezia, aprono al duo Ferreri/Azcona le porte del cinema italiano e internazionale. Per approfondire il tema, il Festival propone un Evento Speciale (giovedì 7 maggio) in cui Maite Carpio e David Trueba presenteranno i loro recenti documentari: Irreverente Ferreri e Rafael Azcona, professione sceneggiatore.
Il pubblico inoltre avrà libero accesso a due nuove sezioni di CinemaSpagna, che si svilupperanno presso il Cervantes di piazza Navona per tutta la durata del Festival: ¡animación!, che raccoglie il meglio delle ultime tendenze dell'animazione iberica, e playavideo, contenitore di cortometraggi e video sperimentali provenienti dai principali circuiti off spagnoli, Barcelona, Madrid e San Sebastian su tutti. Punta di diamante del Festival è la videoinstallazione Trazos/Tracce di Isaki Lacuesta, di scena alla Real Accademia di Spagna in San Pietro in Montorio dal 2 al 24 maggio (ingresso gratuito). La multi-proiezione mescola forme d'espressione artistiche diverse: i pittori Miquel Barceló, Antoni Tàpies, Perejaume e Frederic Amat interagiscono con la celluloide, dando un ritratto inedito di sè stessi; il 'cante flamenco' di Miquel Poveda diviene performance corporale; i piatti di Ferran Adrià, lo chef della decostruzione acclamato anche dal NY Times, s'infrangono nel vuoto.
Ma CinemaSpagna non finisce qui. L'appuntamento è a Cagliari dal 29 maggio al 6 giugno, con tante altre sorprese e tanti altri ospiti tra cui le attrici Maribel Verdú e Vanessa Incontrada, e i registi Paco Plaza e Jaume Balagueró, Manuel Gutiérrez Aragón e il maestro Ventura Pons.