Fatih Akin si aggiudica il Premio Kinéo e GCHR Movie for Humanity Award per il suo impegno costante nella difesa dei diritti umani, come testimoniano i suoi due ultimi film, Rheingold e Il Padre, sul genocidio degli Armeni. La cerimonia di premiazione, relativa alla 17edizione della Festa del Cinema di Roma, si terrà il 19 ottobre alle ore 14.00 presso la Sala Petrassi, durante la conferenza stampa del film.
Il Premio Kinéo, diretto da Rosetta Sannelli, presidente dell'Associazione Culturale Kinéo, che quest'anno ha compiuto i suoi primi 20 anni, è stato istituito nel 2002 per iniziativa del Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Il primo premio Kinéo per i diritti umani, invece, fu assegnato nel 2008 a Natalie Portman per il suo sostegno concreto alla Fondazione di Jane Goodall attiva nel diritto alla scolarizzazione delle bambine e giovani africane, lasciate indietro a favore dei maschi.
Nel tempo il Kinéo MHA è stato attribuito al film Francesco di Evgeny Afineevsky, a Katerine Waterston per il suo impegno assieme a Jude Law per i più indigenti durante la pandemia. Lo scorso anno il riconoscimento è andato a Cinzia Angelini, regina dell'animazione a Hollywood, per il corto di animazione Mila.
Nell'ambito delle diverse categorie del cinema italiano, internazionale e dell'audiovisivo in generale, infatti, un particolare prestigio internazionale lo rivestono due riconoscimenti il Green&Blue Award in collaborazione con UNESCO, a difesa dell'Ambiente e il Movie for Humanity Award, assegnato ogni anno, nelle capitali del cinema in occasione dei massimi festival o eventi, a personalità artistiche di fama internazionale, che si sono distinte attraverso il mezzo cinematografico nella tutela dei diritti umani a favore dei più deboli e in ogni parte del mondo.