Andrea Iervolino, CEO di ILBE e produttore di Ferrari, ha deciso di dire la sua a proposito di quanto affermato alcuni giorni fa da Pierfrancesco Favino, in occasione dell'80esima Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, in relazione alla scelta di far interpretare ad attori stranieri ruoli di icone italiane.
"Caro Favino, negli ultimi trent'anni, il cinema italiano non ha creato uno star system riconoscibile nel mondo, nonostante siano presenti sul panorama italiano moltissimi attori di eccellente professionalità, restando chiuso a collaborazioni internazionali che in un mondo globale ritengo al contrario utili alla crescita del settore", ha spiegato Iervolino. "Gli altri Paesi non americani hanno avuto invece un approccio diverso e forse vincente dando vita e luce a: Banderas, Bardem, Cruz, Cassel, Cotillard, Kinnam, Mikkelsn, Schoenaerts, Kruger che sono oggi nomi internazionalmente riconosciuti con un notevole e comunque discreto valore."
"In Italia al contrario, proprio per valorizzare e lanciare talent italiani, bisogna fare film internazionali, inserendo nel cast un mix di attori stranieri e nostrani. Solo così i talenti italiani, che sono tantissimi e non tutti ancora scoperti, possono iniziare ad avere visibilità a livello mondiale per poi essere protagonisti dì film che potrebbero costare intorno ai 100.000.000 dollari come Ferrari."
"Film come Ferrari che vengono distribuiti in 150 paesi nel mondo promuovono profondamente l'Italia e il genio italiano nel mondo dando lustro e visibilità al nostro Paese! Per rilanciare il cinema italiano, quindi la produzione Made in italy e dì conseguenza gli artisti devono realizzare film con storie che parlano a tutto il mondo, con star internazionali che lavorano fianco a fianco con i nostri talenti e con le nostre maestranze locali con l'unica finalità di valorizzare quanto meritano le storie italiane e gli attori italiani."
"Solo per fare un esempio in linea: nel nostro film 'Modigliani' diretto da Johnny Depp, Riccardo Scamarcio sarà uno dei protagonisti principali, e sarà affiancato da Al Pacino e tanti altri, ma ovviamente non è un film che costa cento milioni, ha un budget molto più modesto e quindi può sperimentare una formula a cast misto che darà molta luce e visibilità a Scamarcio e a tutti gli altri attori non internazionali che faranno parte del cast", ha concluso il produttore di Ferrari.