Luca Barbareschi risponde alla polemica innescata alla Mostra del cinema di Venezia da Pierfrancesco Favino sugli attori stranieri che interpretano ruoli e storie italiane. L'attore dando ragione a Favino commenta l'imbarazzante performance di Penelope Cruz in Ferrari.
Cosa ha detto
Il produttore e attore Luca Barbareschi ha presentato a Venezia fuori concorso il suo nuovo film di cui è regista e protagonista, The Penitent, e in quell'occasione ha espresso la sua disapprovazione nei confronti della moda di far interpretare e far raccontare agli americani ruoli e storie italiane, come è successo in House of Gucci e l'ultimo Ferrari, interpretato da Adam Driver e Penelope Cruz. "Tutto il mondo recita nelle lingue di appartenenza, solo noi continuiamo a pensare di dover far l'inchino agli americani, finché non andremo a sbattere. Il problema non è la lingua di per sé, tanto doppiamo tutto, ma culturale. Favino ha ragione, io stesso un anno fa ho detto le stesse cose, lo stimo e trovo insopportabile questa nuova moda, partita con House of Gucci, in cui si mette in scena come parlerebbero gli italiani fatti dagli inglesi e americani, un inglese italianizzato recitato però da un disastrato mentale. Ora in Ferrari c'è Penélope Cruz che parla in accento spagnolo tentando di essere romagnola, tipo Esorcista con vari voci dentro di sé" ha commentato il produttore.
Barbareschi a Venezia
Quest'anno Luca Barbareschi si trova a Venezia con ben due produzioni, The Palace del regista Roman Polanski, commedia di costume presentata Fuori Concorso (qui la recensione), e con il suo The Penitent scritto da David Mamet e di cui è regista, protagonista e coproduttore con Rai Cinema. In merito alla sua presenza al festival ha detto: "Mi sento privilegiato e felice, sono a Venezia con due film, se mi avessero detto 50 anni fa di venirci con un film prodotto per Polanski e un altro diretto da me e scritto da David Mamet non ci avrei creduto".