A Fatih Akin andrà il Premio Efebo d'Oro alla carriera 2019. Il riconoscimento al regista sarà accompagnato da una corposa selezione dei lavori legati alla sua più sentita tematica, quella dell'essere stranieri (anche in patria).
Con una decina di lungometraggi, diversi documentari e cortometraggi, Fatih Akin è uno dei più interessanti registi tedeschi contemporanei. Nato ad Amburgo da genitori emigrati dalla Turchia, si è collocato fin dall'inizio della sua carriera cinematografica in quel vasto mondo di artisti liminare formatisi al confine tra diverse culture, come Robert Guédiguian in Francia, Ferzan Ozpetek in Italia, Josef Fares in Svezia, lo scrittore e regista Hanif Kureishi (Efebo d'Oro 2017) nel Regno Unito. Autori assai diversi tra loro, ma che condividono un retroterra culturale che affonda le proprie radici in paesi lontani, teatri di massiccia emigrazione in cui hanno luogo profondi strappi nel tessuto umano e sociale. E il percorso di Fatih Akin, partendo dalla riflessione sulle sue origini, lo ha condotto gradualmente verso una maturazione percepibile anche in termine linguistico-stilistici. Un autore, in definitiva, che rappresenta in pieno e con notevole coerenza, il complicato e contraddittorio mondo contemporaneo.
Di Fatih Akin, durante la 41a edizione dell'Efebo d'Oro, saranno proiettati il cortometraggio Geturkt (1996) e sei lungometraggi legati alla sua più sentita tematica, quella del sentirsi stranieri (anche in patria).
Si comincerà con Solino (2002), film mai uscito in Italia, dove, a rappresentare gli "stranieri"sono due fratelli emigrati dalla Sicilia; per proseguire con Gegen die Wand (La sposa turca, 2004), vincitore dell'Orso d'Oro al Festival di Berlino; Auf der anderen Seite (Ai confini del Paradiso, 2007), premiato per la miglior sceneggiatura a Cannes; la brillante commedia Soul Kitchen (2009), Gran Premio della Giuria a Venezia; per passare al recente Der Goldene Handschuh (Il mostro di St. Pauli), straordinario ritratto di un serial killer che agì nei più sordidi ambienti della Amburgo degli anni '70. Tra le opere presentate, non mancherà il suo bellissimo ritratto del panorama musicale contemporaneo di Istanbul, Crossing the Bridge: The Sound of Istanbul (2005).
La 41a edizione dell'Efebo d'Oro, Premio Internazionale di Cinema e Narrativa, nato per sottolineare gli intensi rapporti di scambio tra cinema e letteratura, nel corso degli anni è divenuto un vero e proprio festival di cinema e scrittura. Il Festival, che si terrà a Palermo presso il Cinema De Seta dal 13 al 19 ottobre, presenterà due sezioni a concorso: quella dei film tratti da opere letterarie, in competizione per l'Efebo d'Oro, e quella delle opere prime o seconde che partecipano all'Efebo Speciale.