Nella giornata di ieri è approdata in streaming su Netflix Eric, miniserie in sei puntate con protagonista Benedict Cumberbatch. In tanti che hanno iniziato la visione si stanno chiedendo se la trama sia tratta da una storia vera.
Ebbene, per quanto possa apparire credibile, e in effetti gli elementi thriller della narrazione sono quelli che permettono allo spettatore di affezionarsi alla vicenda ed entusiasmarsi per il suo prosieguo, Eric non è tratta da una storia vera. La sceneggiatura è stata ideata e scritta da Abi Morgan, con Lucy Forbes che ha diretto gli episodi.
Cosa racconta Eric?
Al centro della storia c'è Vincent Anderson (Cumberbatch), burattinaio e autore del programma televisivo per bambini Good Day Sunshine. Ambientato nella New York degli anni '80. Dilaniato dai problemi del suo matrimonio, la situazione precipita dopo che suo figlio di nove anni, Edgar (Howe), scompare una mattina mentre va a scuola.
Pieno di disgusto per se stesso e di sensi di colpa per la scomparsa di Edgar, si aggrappa ai disegni del pupazzo creato proprio dal figlio, Eric. Vincent si convince quindi che se riuscirà a portare il personaggio in televisione suo figlio tornerà a casa. Mentre il comportamento progressivamente distruttivo di Vincent allontana la sua famiglia, i suoi colleghi di lavoro e i detective che cercano di aiutarlo, è Eric, un'illusione, a diventare il suo unico alleato nella ricerca per riportare a casa suo figlio.
Benedict Cumberbatch contro le Cumberbitches: "comportamenti ossessivi dalle fan"
Cumberbatch e Netflix ancora insieme
Il progetto segna la nuova collaborazione tra il colosso dello streaming e Benedict Cumberbatch, che pochi mesi fa avevano unito le forze per La meravigliosa storia di Henry Sugar, il corto poi valso l'Oscar a Wes Anderson.
Nel cast di Eric, oltre all'interprete di Sherlock e Doctor Strange, troviamo anche Gaby Hoffman, McKinley Belcher III e Dan Fogler. Su queste pagine potete già leggere la nostra recensione completa di Eric, che in larga parte ha ricevuto un buon consenso raggiungendo il 65% di recensioni positive su Rotten Tomatoes.