Emilia Clarke ha avuto l'opportunità di essere la protagonista di Cinquanta sfumature di grigio ma ha rinunciato per via del sessismo.
L'attrice ha svelato, durante un incontro col The Hollywood Reporter, che il ruolo di Daenerys Targaryen ne Il Trono di Spade ha avuto un enorme impatto sulla sua carriera e sulla sua persona. Durante la serie Emilia Clarke ha avuto diverse scene di nudo, la maggior parte delle quali erano intese a sottolineare il passaggio da ragazza abusata a imperatrice spietata, ma il pubblico - a quanto pare - si è focalizzato molto di più sul suo fisico. Per questo motivo, l'attrice ha rinunciato al ruolo di Anastasia Steele in Cinquanta sfumature di grigio:
"Beh, la regista Sam Taylor-Johnson è una maga, io la amo e penso che la sua visione fosse splendida. Ma l'ultima volta che sono comparsa nuda sullo schermo era tanto tempo fa e comunque me lo continuano a chiedere, proprio perché sono una donna. Penso sia molto irritante, sono stufa perché se l'ho fatto, l'ho fatto per il personaggio, non l'ho fatto per farmi guardare le tette."
Il ruolo alla fine è andato a Dakota Johnson e il film è stato molto criticato ma anche molto seguito dal pubblico, incassando quasi 600 milioni di dollari in tutto il mondo. La saga intera è quasi arrivata, invece, al miliardo e mezzo worldwide. Ma un altro lato negativo era una serie possibilmente esposta a sequel, non un'ottima scelta per un'attrice che ha fatto parte di una serie tv per quasi dieci anni:
"Una cosa che non vorrei fare al momento è qualcosa che avrà un sequel al 100%. Non voglio qualcosa di cui faranno il 2, il 3 e il 4. Per un po' non mi ci avvicinerò."