Elemental, dopo un debutto non particolarmente brillante, sta facendo ottenere a Pixar dei profitti, essendo già arrivato a quota 425 milioni di dollari ai box office di tutto il mondo.
L'esordio non faceva però ben sperare, considerando che il lungometraggio animato non era arrivato oltre 29,5 milioni di dollari negli Stati Uniti e 44,5 milioni a livello globale.
Un miglioramento nei dati ai box office
Jim Morris, presidente di Pixar, ha commentato i risultati di Elemental ammettendo che i dati relativi al weekend del debutto nelle sale sono stati deludenti: "Eravamo piuttosto positivi nei confronti del film. Avevamo delle speranze più grandi nei confronti del weekend del debutto, quindi eravamo piuttosto avviliti".
La situazione è però cambiata: "I numeri continuavano a diminuire così lentamente. In alcuni mercati c'era un calo del 12% rispetto alla settimana precedente e abbiamo avuto alcuni mercati in cui le vendite dei biglietti stavano salendo. Non si vede spesso una situazione simile. Di solito ci si aspetta un calo in media del 50%. Abbiamo pensato: 'Bene, è fantastico'". Lo studio spera ora di arrivare a 460 milioni di dollari in tutto il mondo, anche se Morris spera di raggiungere mezzo miliardo.
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Una storia che si rivolge a tutti
Il presidente dello studio ha spiegato l'interesse degli spettatori nei confronti di Elemental dichiarando: "Si tratta di una storia d'amore su persone provenienti da mondi diversi. Ed è raro che un film animato abbia una storia d'amore. Si tratta di una storia sull'immigrazione, che è fontamentalmente americana, ma si rivolge anche a persone di altre culture".
Grazie ai dati ottenuti nelle ultime settimane Elemental dovrebbe ottenere un profitto già grazie agli incassi ai box office, senza contare quelli legati allo streaming, ai parchi tematici e ai merchandise.
Morris ha quindi sottolineato che lo studio è uno dei pochi che continua a lavorare negli Stati Uniti, senza usare lavoro di animatori esteri per tagliare i costi di produzione e stanno cercando di far funzionare questo modello, con al centro una 'colonia di artisti', in modo da ottenere dei guadagni.
Il presidente ha inoltre ricordato che il costo di un pomeriggio al cinema per una famiglia può essere davvero elevato e che molte persone si sono abituate a vedere i film su Disney+, situazione che rende complicato far tornare tutti gli spettatori nelle sale.
Morris ha inoltre dichiarato che spera si ritorni a una distanza di 3-4 mesi dal debutto di un film nelle sale e il suo arrivo sugli schermi televisivi delle case.
Jim Morris ha infine dichiarato che non si preoccupa del fatto che i loro film si rivolgano a un pubblico di tutte le età: "Storicamente i nostri film hanno affrontato temi più sofisticati. Abbiamo cercato di renderli accessibili a tutte le persone nel pubblico ed è qualcosa su cui stiamo costantemente lavorando. Realizziamo un certo tipo di film che ha delle idee. Non vogliamo smettere di farlo. Ma, ovviamente, vogliamo che gli spettatori vadano nelle sale per vedere i nostri film".