Edge of Tomorrow 2, Doug Liman: "Tom Cruise vuole ancora realizzare il sequel"

Il regista Doug Liman ha parlato del film Edge of Tomorrow svelando che il protagonista Tom Cruise spera ancora di realizzare il sequel.

Tom Cruise in Edge of Tomorrow

Doug Liman ha confermato che Tom Cruise vuole ancora realizzare Edge of Tomorrow 2, il sequel del film che lo ha visto protagonista accanto a Emily Blunt.
In una recente intervista al magazine Empire, il filmmaker è infatti tornato a parlare della possibilità che il progetto, che era stato scritto da Christopher McQuarrie, abbia un secondo capitolo.

La possibilità di realizzare Edge of Tomorrow 2

Nel film si raccontava la storia di un militare, il tenente William Cage, impegnato a combattere contro un'invasione aliena e che, insieme al suo capitano, si ritrova a vivere le stesse 24 ore più e più volte, dovendo sperare di sconfiggere il nemico.
Nel 2016 era stato annunciato un sequel di Edge of Tomorrow - Senza domani scritto da Joe Shrapnel e Anna Waterhouse. Tre anni dopo, nel 2019, il progetto era passato nelle mani di Matthew Robinson con il titolo Live Die Repeat and Repeat.

Tom Cruise festeggia i 10 anni di Edge of Tomorrow e fa commuovere i fan: sequel in vista?

Doug Liman ha ora spiegato: "Con Tom Cruise continuiamo a parlarne. Amiamo quel mondo".
Il regista ha quindi fatto un paragone con un altro franchise: "Non so quanto tempo sia trascorso tra i vari Terminator di James Cameron, ma all'epoca sembrava veramente tanto tempo".

Il rewatch del film

Il filmmaker ha ribadito: "Io e Tom lo abbiamo rivisto due mesi fa, perché io non l'avevo visto da 10 anni. Ho pensato: 'Wow, quello è davvero un buon film'".
Liman ha ricordato che non ha ottenuto un grande successo ai box office nelle prime giornate di programmazione nelle sale con i suoi film, ma ha capito che punta a realizzare qualcosa che duri nel tempo: "Sono alimentato dal mio ego, mi piacerebbe ricevere dei riconoscimenti, ma mi rendo inoltre conto che, se avessi la scelta, sceglierei di realizzare film che le persone, tra 50 anni, stanno ancora guardando".