Il debutto alla regia di Anna Kendrick, Woman of the Hour, è un coraggioso gioco di equilibri tra commedia nera ed elementi da thriller. Ora è stato finalmente diffuso un primo trailer del film.
Si tratta di un solido debutto alla regia di Kendrick, che è stato acquistato da Netflix per 11 milioni di dollari al Toronto International Film Festival dello scorso anno. La più grande vendita del festival. Attualmente il film è a quota 74 su Metacritic (sulla base di 15 recensioni) ed è "certified fresh" su Rotten Tomatoes con un punteggio del 90%.
Con questo titolo si scopre che la Kendrick è una regista più che decente e selvaggiamente avventurosa, che non ha paura di scuotere i nostri nervi e di farci ridere in egual misura. Qui è aiutata dal direttore della fotografia di Barbarian, Zach Kuperstein, nel costruire il terrore in quasi ogni fotogramma.
Un piccolo favore 2: Blake Lively e Anna Kendrick torneranno nel sequel, svelato il cast del film
Una trama inquietante tratta da una storia vera
Woman of the Hour affronta la cultura pop kitsch degli anni '70 attraverso una lente inquietante. La trama si basa su una storia vera. Nel 1978, il serial killer Rodney Alcala partecipò al "The Dating Game", un programma in cui tre scapoli venivano sottoposti a domande banali da parte di una nubile. Alcala, che era nella lista dei 10 crinimali più ricercati dall'FBI per centinaia di stupri e omicidi, vinse il game show, scelto dalla giovane Cheryl (Anna Kendrick) come "uomo del momento". Il premio era una vacanza insieme nel sud della California.
Il film utilizza dei flashback per ritrarre la follia omicida di Alcala, che si spaccia per fotografo per le strade di Los Angeles, approfittandosi costantemente delle donne. Il killer è interpretato, con un effetto agghiacciante, da Daniel Zovatto. A quasi un anno dalla sua presentazione al TIFF, è stato annunciato che Woman of the Hour debutterà su Netflix il 18 ottobre.
Woman of the Hour è scritto da Ian McDonald, mentre tra i produttori figurano Roy Lee, Stephen Crawford, Andrew Deane, J.D. Lifshitz e Raphael Margules.