Ci lascia, all'età di 91 anni, l'attore Mario Scaccia, uno dei grandi veterani del teatro italiano. Scaccia era stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma poco prima di Natale, ed era stato sottoposto ad un piccolo intervento, al quale però, sono subentrate delle complicazioni fatali.
Nato a Roma il 26 dicembre 1919, Scaccia iniziò a calcare i palcoscenici subito dopo la Seconda Guerra Mondiale e nei primi anni '60 fondò la sua compagnia teatrale con la quale interpretò, tra le altre cose, anche la Mandragola di Machiavelli (nel ruolo di Fra Timoteo) e il Negromante dell'Ariosto.
Tantissimo teatro, dunque, nel curriculum dell'attore - che tra l'altro si era congedato dal pubblico con Interpretando la mia vita, in scena al Teatro Arcobaleno - ma anche prosa televisiva, radio e tantissimo cinema, spesso accanto a grandi maestri come Alessandro Blasetti, Dino Risi, Steno ed Elio Petri, per citarne alcuni. Per il grande schermo ha interpretato sia film di genere - tra cui L'anticristo e Il profumo della signora in nero - che pellicole d'autore come La proprietà non è più un furto. Tantissime anche le commedie da lui interpretate, tra cui Per grazia ricevuta, di Nino Manfredi, e il cult Occhio, malocchio, prezzemolo e finocchio nel ruolo del sulfureo vicino di casa di Lino Banfi, un potenziale iettatore. Recentemente aveva preso parte anche alla popolare fiction Il maresciallo Rocca.