L'attrice e atleta Katy Sullivan, che ha recitato in serie tv come My Name Is Earl e Last Man Standing, è la coordinatrice del programma AMPOWER di Hanger Clinic, e ha voluto rivolgere un messaggio a Dwayne Johnson per criticare la sua scelta di interpretare un uomo disabile nell'action movie Skyscraper, in arrivo sugli schermi italiani questa settimana.
La campionessa paralimpica ha ricordato alla star che circa il 20% della popolazione mondiale è composto da persone disabili, tuttavia a Hollywood è il gruppo più emarginato secondo uno studio condotto nel 2017 da Fox, CBS e Ruderman Family Foundation che riporta come il 2% dei personaggi televisivi vengano descritti come disabili e il 95% di quei ruoli siano affidati a persone senza alcun problema fisico.
Katy ha spiegato: "Sebbene sia elettrizzata dal fatto che un film con protagonista un veterano determinato e un padre (che è stato amputato a una gamba sotto il ginocchio) abbia ottenuto il via libera alla produzione, c'è il problema che questo continua a non darci la possibilità di raccontare le nostre storie".
L'attrice ha ricordato le polemiche causate dal ruolo trans affidato a Scarlett Johansson e di come sia necessario promuovere l'inclusione, dando la possibilità di rappresentare in modo autentico e realistico la vita della comunità disabile della quale fanno parte: "Alcuni degli individui più forti, capaci e determinati che si possano immaginare. E la quantità di determinazione di cui hanno bisogno semplicemente per affrontare un mondo che è stato ideato senza pensare a loro è incredibile. Prova a muoverti per le strade di New York in una sedia a rotelle. Credimi, il set cinematografico è un sogno".
La Sullivan ha quindi proseguito ricordando come gli studios non approverebbero mai un progetto simile a Skyscraper senza la presenza di una star, rendendo però così impossibile fare spazio agli attori disabili, privando inoltre della speranza molti giovani che non si vedono rappresentati sugli schermi.
Katy ha spiegato che aveva visto Gary Sinise in Forrest Gump sentendosi finalmente rappresentata, fino a quando ha scoperto che l'attore aveva entrambe le gambe, poi "eliminate" in post-produzione: "Le hanno cancellate dal film e, in quell'istante, mi sono sentita anche io cancellata". Negli ultimi 25 anni, secondo l'atleta, è cambiato davvero poco nel mondo dello spettacolo, e si è rivolta a Johnson: "un passo in una direzione migliore sarebbe che la prossima volta che ti viene offerto un personaggio la cui esperienza di vita include una disabilità considerassi la possibilità di rifiutare la parte".
Katy ha proseguito: "Abbiamo bisogno di più celebrities di serie A come te che dicano 'no' al togliere i ruoli alla nostra comunità".